Goma (Congo). I nemici dei nostri bambini: la scabbia

Medici e coordinatori sono al lavoro al Centro FED, in Congo, per eredicare la scabbia. Molto è stato fatto, ma molto ancora rimane da fare: serve l’aiuto di tutti

La scabbia è un’infezione della pelle causata da un minuscolo parassita a 8 zampe che appartiene alla famiglia degli acari (il sarcoptes). Il parassita non è visibile ad occhio nudo, penetra sotto la pelle, scava piccoli cunicoli (solchi) in cui la femmina depone le sue uova e i suoi escrementi. Scava un po’ ogni giorno e per settimane. I solchi sono fini, causano prurito, sono visibili sotto la pelle e possono arrivare fino a 1,5 cm. Possono anche comparire piccole vescicole (lesioni con bolle) e sono spesso presenti lesioni dovute al continuo grattarsi. Questo prurito compare da 2 a 6 settimane dopo che la persona è stata infettata. Il prurito è spesso più intenso di notte e può diffondersi in tutto il corpo.
Il prurito e le lesioni sono localizzati soprattutto: sulla pianta dei piedi e sotto le ascelle, tra le dita, sul petto, all’interno del polso, sui fianchi, nelle pieghe del gomito e del ginocchio, intorno all’ombelico, a livello dei genitali.
La scabbia non guarisce da sola, il trattamento è essenziale ed è efficace se seguito con precisione. È indispensabile seguire attentamente le raccomandazioni del medico.

Casi seguiti al centro FED e interventi già realizzati

Sui 66 bambini presenti nel centro FED, in Congo, è stata eseguita una terapia con unguento anti-scabbia, sapone antisettico, Amoxiclav co, Oxacillin co. Non si sono osservati buoni sviluppi.
La procedura, quindi, proseguirà il prossimo mese trattando ogni caso con griseofulvin co per 21 giorni, unguento crisofanico, sapone antisettico.
Due bambini sono stati trasferiti in ospedale per cure adeguate ed esami clinici. Le manifestazioni osservate sono: vescicole, lesioni da grattamento, croste purulente. La procedura con deparassitario generico da Ivermectin (mectizan) ha dato buoni sviluppi.
I restanti bambini sono asintomatici, ma anche loro hanno beneficiato del trattamento con ivermectina.

Questo episodio ci ha permesso di apprendere alcuni insegnamenti importanti e dare alcuni consigli pratici al coordinatore del FED per eradicare la scabbia.
La persona con la scabbia è contagiosa molto prima dell’inizio dei sintomi e può quindi infettare gli altri senza saperlo. Dunque, tutti i conviventi dovrebbero essere trattati anche se non presentano sintomi.

Le priorità mediche e le necessità del centro

Nonostante tutti gli sforzi, le condizioni in cui vivono i bambini nel centro FED non sono quelle ideali per garantire il massimo della sicurezza sanitaria, l’idea di costruire un centro spazioso non è da escludere, soprattutto in questo periodo caratterizzato da pandemie e mentre si sta cercando di combattere la scabbia.
Il primo passo è già stato fatto. Il resto dei passaggi richiede mezzi: lavatrice o prodotti acaricidi, del personale preparato per la disinfezione e il monitoraggio dei bambini che vivono nei centri per i quali chiediamo il supporto dei nostri sostenitori.
In questo momento, vogliamo concentrarci sul contributo dei supervisori nell’eradicazione della scabbia nel centro. I supervisori sono quindi chiamati a intervenire in tutte queste strategie per la corretta eradicazione della scabbia a beneficio di questi bambini che vivono nel centro FED.
Gli altri bambini sono ancora asintomatici e anche loro hanno beneficiato dell’antiparassitario con ivermectina.

Dottor Astrid Mukyranya Kysonya
e Oscar Tembo, rappresentante di Ai.Bi in Congo
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