Moldova. Il sentito grazie di una nonna dell’Ucraina per le attività di #BAMBINIxLAPACE

Lo staff di Ai.Bi. Moldova ha ricevuto una bellissima lettera di ringraziamento da parte di una nonna ucraina “per la preoccupazione mostrata nei nostri confronti, per la comprensione, la bontà e l’affetto”. Diventati, oggi, “gli ingredienti principali della nostra sopravvivenza”

Cari amici moldavi,
sono tanti i pensieri che mi vengono in mente e che vorrei esprimere per poter ringraziare abbastanza tutta questa gente dal cuore grande.
Il nostro ringraziamento speciale è per voi, che lavorate con tanto altruismo, offrendo aiuto a chi ha bisogno. Ogni volta che ci vediamo, ci regalate un pezzo del vostro cuore. Il vostro impegno non è solo per il bene dei vostri bambini, ma anche per i nostri e per tutti i bambini dei profughi ucraini, arrivati in Moldova scappando dalla guerra, dalle bombe e dagli spari.
Grazie ancora per la vostra preoccupazione nei nostri confronti, per la comprensione, la bontà e l’affetto, che ora sono gli ingredienti principali per la nostra sopravvivenza.

Caramente, Ecaterina

Una lettera arrivata da lontano

Questo messaggio è arrivato allo staff di Ai.Bi. Moldova dal lontano villaggio di Hirtop (distretto di Taraclia), dove tre famiglie ucraine hanno trovato rifugio e “umanità”, come dice nonna Ecaterina. Un villaggio raggiunto dal progetto #BAMBINIxLAPACE e in cui si svolgono diverse attività grazie alla collaborazione della biblioteca pubblica locale.
Ecaterina è tornata da poco a Hirtop dopo essere stata nuovamente in Ucraina, dove è costretta a recarsi periodicamente per motivi di salute e per cause burocratiche. Ma, dopo ogni partenza, la signora torna sempre più sconvolta per quanto accade nel suo Paese e sempre più convinta di rimanere in Moldova, dove la sua famiglia poco a poco si abitua sempre più a vivere, ponendosi nuovi obiettivi da raggiungere per una migliore integrazione sociale ed economica.
Una bella prospettiva per una famiglia che affronta quotidianamente non poche difficoltà, specie per riuscire a far capire al bambino più piccolo tutto quello che sta accadendo. Il piccolo ha perso da poco il bisnonno, al quale era moto affezionato, ed è separato dalla sorellina, rimasta in Ucraina essendo in custodia del padre. Segue il secondo anno di scuola elementare a distanza, tramite internet, ma soffre per il mancato contatto fisico quotidiano con i suoi compagni di classe.

Un “grazie” reciproco

Per fortuna, le attività del progetto Bambini per la Pace hanno reso la biblioteca un punto di riferimento per lui e la sua famiglia, che qui può trovare un po’ di conforto, di condivisione delle preoccupazione, di consigli e, perché no, anche di “gioie gastronomiche”, grazie alle squisitezze preparate dalle donne ucraine e moldave. Recentemente, la stessa nonna Ecaterina è venuta in biblioteca portando un barattolo di marmellata di prugne con cacao preparata da lei, organizzando, così, una fantastica merenda per gli scolari appena tornati dalle lezioni.
“Di fronte a tali situazioni, rimango sempre senza parole”, racconta la bibliotecaria Tatiana Popazu, che si è conquistata un posto speciale nei cuori delle famiglie ucraine e dei bambini moldavi che la cercano sia per farsi aiutare con i compiti scolastici, sia per raccontarle dei successi che conseguono a scuola, grazie al Club della Lettura che hanno potuto frequentare durante l’estate. “D’altra parte  – conclude – sono i silenzi che parlano, al di là delle frasi piene di riconoscenza”!

Sostieni anche tu la campagna di Ai.Bi. BAMBINIXLAPACE

Ai.Bi. – Amici dei bambini ha messo in campo una campagna dedicata alla crisi ucraina: BAMBINIxLAPACE, alla quale anche tu puoi aderire attivando un’Adozione a Distanza per i minori dell’Ucraina. Bastano 0,83 centesimi al giorno. Oggi aiutare un bambino ucraino in fuga dalla guerra, significa tenere viva la sua speranza che la guerra non è l’ultima parola della sua vita e che anche per lui ci sarà un futuro sereno nella sua terra.