Griffini (Ai.Bi.): “Scuola: se non si interviene il Sud Italia sarà come l’Africa”

Il presidente di Amici dei Bambini: “Povertà educativa tra le prime cause di migrazione. Dati relativi al meridione sono a dir poco allarmanti. Se non si interviene velocemente rischiamo di perdere una generazione di giovani, che saranno costretti a emigrare”

“La povertà educativa è una delle prime cause di migrazione in Africa e, se non si interviene con urgenza, presto lo sarà anche in Italia”. A lanciare l’allarme è il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini. L’organizzazione, nata oltre trent’anni fa da un movimento di famiglie adottive e affidatarie, è attiva in diversi Paesi del mondo con, tra le altre cose, progetti di cooperazione internazionale e Sostegno a Distanza.

“Secondo i dati più recenti – prosegue il presidente di Amici dei Bambini – nel 2018 ha abbandonato precocemente la scuola in Italia un totale di 600mila ragazzi, il 14,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni, che si ritrova per le mani, al massimo, un diploma da scuole medie e il sud e le isole sono le zone del Paese dove la dispersione scolastica raggiunge percentuali nettamente più elevate. Sono numeri allarmanti, a dir poco”.

Una situazione, quella del meridione d’Italia, che si accompagna agli ultimi dati sui rapporti delle prove Invalsi, che fotografano una situazione disastrosa. Al sud e nelle isole non raggiunge la sufficienza in Italiano il 46% degli studenti, uno su due, mentre con la Matematica si sale al 56%.

“Se non capiamo – prosegue Griffini – che, con questi dati e una situazione di mercato del lavoro sempre più competitivo e iper-specializzato, rischiamo di perdere interamente una generazione, costringendo questi ragazzi a migrare come i loro coetanei africani che arrivano sui barconi, la situazione per il nostro Paese sarà presto disperata. Bisogna intervenire e farlo presto. Amici dei Bambini è impegnata in prima linea su questo tema, come, tra le altre cose, realtà capofila del progetto ‘Panthakù’, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile in Italia”.