“Idonei” per i servizi, non per il giudice: chi ha ragione?

giudiceEffettivamente è da anni che se ne parla….non dovrebbe essere così, non dovrebbe esserci alcun conflitto di interesse. Una cosa che però mi ha sempre lasciato una perplessità più del fatto che possano essere coinvolti con le strutture è il fatto che giocano un ruolo troppo determinante. Effettivamente sono psicologi, avvocati, pedagogi…etc..e seguono loro e solo loro la situazione dei bambini e i servizi sociali, il giudice a cui fa capo altro non fa che leggere la “sua” di relazione finale ,il “suo “pensiero sulla questione, e questo mi ha sempre spaventato sia nei casi di bambini allontanati sia nei casi di affidamento…un potere enorme nelle mani di una sola persona alla fine dei conti, e se quest’ultima non fosse proprio idonea? Si il giudice si dovrebbe circondare di persone professionali ed esperte, ma, in questo mondo io la mano sul fuoco non ce la metterei. Anche noi siamo stati seguiti da un giudice onorario e ci accorgemmo subito della superficialità e della frettolosità alternata delle sue decisioni, e fortuna nostra è stata che ad un certo punto l’abbiamo scavalcata e siamo arrivati al giudice di competenza facendo presente le incongruenze del caso, e solo allora le cose hanno preso una piega diversa, cioè quando il giudice ha cominciato ad essere piu’ presente. Ci abbiamo messo mesi però per arrivare a questo, dopo anni altalenanti di errori…dimenticanze…che non sto qua a ripetere. Insomma a me queste situazioni sembrano cani che si mordono la coda, non voglio pensare che si debba essere fortunati per beccare una persona competente e che faccia il suo dovere per passione e con onestà, voglio pensare che sia una minima parte di questa sistema che non va!