Il diario d’incontri con i care leavers – ragazzi istituzionalizzati A cosa serve l’obiettivo?

Giovedi scorso abbiamo avuto uno dei soliti incontri con gli adolescenti che ta poco escono dall’istituto di Boyarka per discutere della vita, dei programmi per il futuro e imparare delle cose di vita adulta che non insegnano a scuola.
Stavolta ho portato a loro le “Agende dei care-leavers” guide pratiche elaborate e regalate dall’associazione “Amici dei Bambini”. Un libricino bello e interessante ha notevolmente fatto salire l’umore dei ragazzi, i quali erano “semiaddormentati” dopo la scuola e dopo il pranzo. Avevo programmato una breve presentazione della parte informativa dell’agenda che conteneva i consigli per la vita autonoma, e avevo delle mie raccommandazioni per l’uso dell’agenda. A dir la verita nessuno dei miei giovani interlocutori mai possedeva un’agenda e non sapevano cosa ne fare.
E per passare dal dire al fare ho proposto ai ragazzi di fare le prime registrazioni – nelle appositi pagine formulare e scrivere loro progetti per quest’anno.
Chiaramente subito e’ venuto fuori che non c’e niente da scrivere! Alcuni ragazzi dell’ultima classe avevano dei pensieri vaghi e confusi che devono uscire dall’istituto, magari continuano a studiare. Ma piuttosto loro programmi non andavano oltre il giorno che vivevano e i pensieri sul futuro rimandavano per dopo. Non volevano sforzarsi con i raggionamenti seri e, cosa ancora piu’ importante, non sapevano come farlo. Come definire un obiettivo, anche quello piu’ prossimo? E come porsi degli impegni per raggiungerlo?
Denis, che era presente al nostro incontro per la prima volta ha espresso il suo giudizio dicendo che una persona non ha bisogno degli obiettivi. Ha detto che nessuno puo’ programmare il futuro, percio’ porsi degli obiettivi e’ inutile, perche’ in qualsiasi momento puo’ accadere qualcosa d’imprevisto che distrugge tutte le nostre aspettative e tutti i nostri progetti. Comprendo pienamente che per un bambino che ha vissuto il crollo del suo sogno di una famiglia come d’altri e’ molto difficle arrivare a delle conclusioni diverse. Comunque nasce una discussione nella quale si coinvolgono anche altri ragazzi e questo fatto li aiuta a capire che e’ un argomento importante per loro. Avere l’obietivo e’ importante. Obiettivo e’ uno strumento importante nella lotta con le circostanze. Quando c’e l’obiettivo, questo ti aiuta a superare una serie delle condizioni e delle circostanze spiacevoli e poco favorevoli, e quando l’obiettivo non c’e’ una persone va alla deriva, queste circostanze sgradevoli ti coinvolgono in flusso. Tutti erano d’accordo con questa conclusione!
Ho proposto ai ragazzi di fare insieme un esercizio. Abbiamo disegnato “la retta del tempo” sulla quale abbiamo indicato un segmento: punto di partenza e’ la giornata di oggi e punto d’arrivo e’ l’ultimo giorno dell’anno. Ciascuno ha cercato di segnare su questo segment dei punti che definiscono momenti (le date) importanti dell’anno corrente, come gli esami a scuola, i test finali, la festa dell’ultima classe, iscrizione alle scuole tecniche o universita’, trasferimento, vacanze, compleanno, inizio di scuola, ecc. Per ogni punto (segno) i ragazzi hanno definito una data approsimativa dell’evento e la distanza dal punto di partenza che e’ oggi. Loro hanno immagginato quanto tempo e’ rimasto e quante e quali cose sono da fare: studiare, preparare, imparare.
Il compito fondamentale gli e’ rimasto come compito di casa: riflettere sull’obiettivo principale dell’anno. Vicino al punto finale ciascuno si segna il risultato come lo vede delle azioni e eventi che sono stati segnalati sulla propria «retta del tempo».
Questa sara quella registrazione importante con la quale inizia a compilare la propria “agenda di vita”….