In Francia esce “Una vita nuova”: l’incredibile storia di riscatto di una figlia adottiva

une_vie_toute_neuve_1Esce nella sale francesi, mercoledì 6 gennaio, il film presentato al Festival di Cannes 2009 “Une vie toute nueve” (“Una vita nuova”): una pellicola che racconta l’incredibile storia di riscatto di Jinhee, una bambina sudcoreana “accompagnata” per mano dal suo papà in un orfanotrofio nei pressi di Seul che non riesce a capacitarsi di essere stata abbandonata.

La vicenda, prendendo spunto dalla storia della regista del film Ounie Lecomte, riprende un episodio decisivo della sua infanzia e lo mette in scena per mostrare gli stati d’animo vissuti da un bambino abbandonato che rinasce grazie all’adozione.

Siamo in una piccola città della Corea del Sud, nel 1975. Jinhee, una bambina di nove anni, viaggia accompagnata dal padre. La piccola non sa dove il padre vuole andare. Si lascia guidare come fanno i bambini. Il padre la porta in un orfanotrofio cattolico dove la lascia senza darle nessuna spiegazione. Jinhee non accetta la sua nuova condizione, non si arrende, tenta di scappare, non parla con nessuno, spera che il padre ritorni.

Ben presto si chiude in se stessa, sospesa tra una vita passata, che si è interrotta all’improvviso senza saperne il motivo, e una vita futura che non sa se arriverà mai.

Nell’orfanotrofio, a scadenze regolari, arrivano delle coppie per portare con sé bambini da adottare. Jinhee pian piano si lascia andare, si apre a un’amicizia con un’altra bambina più grande e con lei pensa di poter essere adottata da una coppia che è venuta a conoscerle.

Alla fine arriverà per Jinhee una vita nuova, quella che inizierà con la sua famiglia adottiva francese.