In teatro, basta una bottiglia d’acqua per infiammare la solidarietà

palco-de-teatro 200Teatro e solidarietà. E’ questo il binomio che vede protagonista la compagnia Primascena, che  il 24 e 25 ottobre porta nei teatri di Viterbo e Perugia la commedia “Lo scaldaletto”, spettacolo divertente e ironico scritto nel 1881 da Edoardo Scarpetta. 

E’ la storia dei neosposi Felice Sciosciammocca e Amalia: i due litigano per qualsiasi banalità. A far traboccare il vaso di un matrimonio già in bilico, la rottura accidentale di uno scaldaletto – una bottiglia piena d’acqua calda – tra le lenzuola del letto nuziale. E’ il finimondo, con convocazione di avvocati e richieste di separazione. Alle liti assiste Gaetano Papocchia, uno spassoso anziano, capitato per caso per fittare un ‘quartino’ della casa per  la soubrette Emma Carcioff, della quale è invaghito. Nel delirio totale si finisce tra i banchi di un bizzarro tribunale per discutere la causa di separazione di Felice e Amalia. Ma proprio davanti al giudice la questione si ingarbuglia ancora di più per poi trovare finalmente soluzione, chiarendosi una volta per tutte nel divertente finale.

‘Lo scaldaletto’ è considerato un autentico gioiello della tradizione teatrale dialettale partenopea. E a distanza di tanti anni, assicura sempre grande divertimento. Ma questa volta in più, c’è il piacere di sostenere anche una causa importante. Prenotare un posto in platea è infatti l’occasione per sostenere le attività di Ai.Bi. in difesa dell’infanzia abbandonata, in Italia e nel mondo.

L’appuntamento è il 24 ottobre alTeatro San Leonardo di Viterbo e il 25 ottobre al Teatro Bertold Brecht di Perugia.