India. Premier Modi in campo contro l’aborto selettivo: “Salvate le vostre figlie”

bambina indianaIl divario numerico tra maschi e femmine, causato dall’aborto selettivo delle bambine, sta diventando un problema sociale in alcuni Paesi asiatici dove più forte è stata la spinta al controllo delle nascite. Così l’India ha deciso di correre ai ripari. Il Primo ministro indiano, Narendra Modi,  in occasione del lancio della campagna “Salvate le vostre figlie, educate le vostre figlie”, è sceso in campo contro il fenomeno, ancora tristemente diffuso nel Paese, di abortire i feti di sesso femminile, avvertendo che uno squilibrio numerico fra i sessi rischia di avere delle conseguenze disastrose per il Paese.

Il capo del governo rivolgendosi ad una platea composta quasi tutta da donne nello Stato di Haryana, regione del nord che presenta il più basso rapporto femmina-maschio alla nascita, ha spiegato loro che “devono resistere alle pressioni delle famiglie e della società che le spingono ad abortire se sono incinta di delle bambine”.

“Il Primo ministro di questo Paese vi supplica di risparmiare le vita delle vostre figlie –ha detto Modi – Dobbiamo cambiare la nostra maniera di pensare e smettere di credere che i bambini sono superiori alle bambine”, o dovremo “subirne le conseguenze”, ha avvertito il premier. Modi ha anche chiamato in causa i medici chiedendo loro di rifiutarsi di praticare le interruzioni di gravidanza decise sulla base del sesso del nascituro: il gendercidio.

Gendercidio è la parola che indica la formalmente vietata ma diffusissima pratica con cui in India vengono effettuati gli aborti selettivi per ridurre il numero delle bambine. considerate «meno utili» per il sostentamento delle famiglie.
In India, infatti, nonostante la crescita economica e la diminuzione delle morti per parto, il numero delle neonate continua a scendere. Nel 1971 erano 964 ogni mille maschi, dato peggiorato a 918 nel 2011, secondo i dati Onu. Tra il 2001 e il 2011, la situazione si è aggravata in due terzi dei distretti indiani. Secondo il giornale britannico The Lancet sono fino a 12 milioni le bambine indiane mai nate tra il 1980 e il 2010. Una strage silenziosa con gravi impatti sociali, in una società profondamente patriarcale dove le figlie sono ritenute un peso sulle finanze familiari.

È una strage che ha causato una disparità numerica, che a sua volte ha un ruolo nell’aumento di crimini come lo stupro, il traffico di esseri umani e il nuovo fenomeno della ‘condivisione delle mogli’ nei villaggi. “Per ogni mille maschi nati, ci dovrebbero essere mille femmine nate”, ha sottolineato Modi, definendo la diversa importanza data a figli e figlie “una malattia psicologia dell’intero Paese”.

 

Fonte: (La Stampa)