Influenza, parte la sorveglianza Iss: primo caso della stagione a Novara

L’Istituto Superiore di Sanità ha avviato il sistema di controllo sui virus respiratori. Identificato il primo caso di influenza della stagione

Lunedì 14 ottobre è iniziata la sorveglianza epidemiologica delle sindromi simil-influenzali da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), attraverso la rete RespiVirNet. Questa attività è fondamentale per monitorare la diffusione delle malattie respiratorie, compresa l’influenza, nella popolazione italiana. La sorveglianza virologica, che si concentra sull’identificazione degli agenti patogeni, inizierà invece l’11 novembre, e i primi dati sono attesi tra due o tre settimane.
La rete RespiVirNet si avvale della collaborazione di medici di medicina generale, pediatri, referenti presso le Asl e le Regioni, e una rete di laboratori regionali. L’obiettivo è monitorare almeno il 4% della popolazione italiana, un campione rappresentativo sufficiente per stimare l’andamento delle malattie respiratorie. I medici sentinella inviano segnalazioni di sindromi simil-influenzali, che possono includere non solo l’influenza ma anche altre infezioni virali. I campioni raccolti vengono analizzati dai laboratori per individuare i virus responsabili, tra cui i virus influenzali (tipi A e B), il virus SarsCoV2, il virus respiratorio sinciziale, i Rhinovirus, gli Adenovirus e altri.

La stagione passata

Durante la stagione influenzale 2023-2024, ben 14,6 milioni di italiani sono stati colpiti da sindromi simil-influenzali, con un picco durante le ultime settimane del 2023. In risposta, sono state somministrate circa 10,5 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale.

Primo caso di influenza

Nel frattempo, è stato già individuato il primo caso italiano di influenza della stagione 2024-2025. Si tratta di un uomo di 42 anni, ricoverato presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, le cui condizioni sono stabili. Il virus è stato identificato il 9 ottobre grazie a metodiche di biologia molecolare. Il laboratorio, diretto dal dottor Stefano Andreoni, ha confermato che si tratta di un ceppo H1N1pdm. Questo tipo di virus, a differenza dell’H3N2 che ha causato una grave stagione influenzale nell’emisfero sud, sembra non mostrare una particolare aggressività rispetto agli anni precedenti.
Nell’emisfero sud, in particolare in Australia, l’H3N2 ha provocato la seconda stagione influenzale più aggressiva degli ultimi dieci anni, con un elevato numero di ricoveri e pazienti in terapia intensiva. Sebbene in Italia sia stato individuato l’H1N1pdm, la comparsa di questo primo caso conferma che la stagione influenzale è già iniziata, in linea con le previsioni epidemiologiche globali.