Kenya: al via i nuovi progetti

(Nairobi) In Kenya la condizione dell’infanzia è drammatica: si stima che siano 2,4 milioni i bambini abbandonati, ma il numero degli orfani è destinato a crescere a causa dell’Hiv e della carestie che colpisce le famiglie kenyiote.

Dopo alcuni mesi di monitoraggio negli istituti del paese, Ai.Bi. ha individuato alcuni centri da sostenere, ed é pronta ad avviare nuovi progetti a favore dei bambini che vivono negli istituti. A giugno sono iniziate le attività nel Centro per bambini di strada “Kweto Home of Peace”, che accoglie 80 bambini tra 7 e 15 anni.

Nuove attività verranno avviate anche al “Brydge Centre” che comprende due centri di accoglienza per adolescenti e un centro di formazione professionale per ragazze che vivono in condizioni vulnerabili e sono orfane. Nella zona rurale è stata avviata una collaborazione con un istituto, Upendo Children’s Rehabilitation Centre, che accoglie 39 bambine orfane di entrambi i genitori e 2 i cui genitori sono mentalmente instabili.

La maggior parte dei bambini vivono in questi istituti per la morte dei genitori, la povertà della famiglia, gli abusi o negligenza dei genitori, la scomparsa dei genitori. Gli interventi di Ai.Bi. si rivolgeranno soprattutto all’elaborazione dei loro progetti di vita.

Tra gli obiettivi primari vi è la reintegrazione nella famiglia biologica o allargata, l’adozione e nei casi in cui entrambe queste soluzioni non fossero possibili cercheremo di dare a questi bambini delle competenze utili per il loro futuro e di accompagnarli quando dovranno lasciare gli istituti.

Intanto continuano le attività di sostegno a “Soila Masai Rescue Centre“, un centro di protezione per 80 ragazze Masai che sono a rischio di infibulazione e di diventare “spose bambine”.

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