Kenya. La storia di Lilian, Flora e di un legame familiare ritrovato

È possibile riconciliarsi con una madre violenta? Percosse e ustioni hanno segnato l’infanzia della giovane Lilian. Ma ora, grazie al progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio”, sta superando i profondi traumi e sta riallacciando un legame che sembrava irrecuperabile

Lilian Wangui, una ragazzina di 14 anni, e sua sorella minore Flora Ngendo hanno vissuto un’infanzia segnata dalla violenza e dalla trascuratezza.

Una madre violenta

Vittime dell’abuso della madre, dipendente dall’alcol, sono state costrette a sopportare maltrattamenti fisici e l’indifferenza di chi avrebbe dovuto proteggerle.
Per Lilian, la maggiore, questo significava subire percosse e ustioni. La loro situazione, però, non è passata inosservata. Grazie al coraggio dei vicini, le due sorelle sono state segnalate ai Servizi Sociali e al Tribunale per i Minorenni.

Rinascere e crescere

L’arresto della madre, condannata per aggressione e abbandono di minori, ha permesso a Lilian e Flora di essere accolte dall’orfanotrofio Vijiji Home of Light, un rifugio che ha cambiato il corso della loro vita. Qui, Lilian ha potuto iscriversi a scuola per la prima volta, intraprendendo un percorso educativo che fino a quel momento le era stato negato.
Grazie al progetto di AiBi – Amici dei Bambini, le sorelle hanno avuto accesso non solo all’istruzione, ma anche a un supporto medico e psicologico fondamentale. Hanno potuto partecipare a gite scolastiche e vivere un’infanzia più serena. Durante quasi cinque anni al Vijiji Home of Light, non hanno mai visto la madre, ancora in carcere a Langata.

Il cammino verso la riconciliazione

Dopo la sua liberazione, però, è iniziato un cammino di riconciliazione. La madre, che durante la detenzione aveva completato un programma di riabilitazione, ha dimostrato di voler recuperare il rapporto con le figlie. Nonostante le difficoltà iniziali, ha trovato una sistemazione a Rongai e, con il supporto dell’assistente sociale, sono stati organizzati incontri per ristabilire i legami familiari.
Durante la pandemia di Covid-19, Lilian e Flora hanno ricominciato a vivere con la madre, monitorate da vicino per garantire il loro benessere. La donna ha accolto con affetto le figlie nella sua casa, seppur modesta, e ha offerto loro una stabilità che non avevano mai conosciuto.
Oggi Lilian frequenta la terza media presso la Ongata Rongai Primary School e brilla per la sua dedizione e il suo entusiasmo. Si distingue anche nelle attività extracurriculari, come il baseball, e ha acquisito fiducia in sé stessa. La madre, nel frattempo, si è risposata e il nuovo contesto familiare ha portato serenità alle due sorelle, che trascorrono ancora alcune vacanze al Vijiji Home of Light.

L’attesa di Elias, Sarah e Natasha

Negli orfanotrofi del Kenya altri bambini stanno aspettando qualcuno che li aiuti nel loro percorso, bambini come Elias, Sarah e Natasha.

Come aiutare i bambini abbandonati degli orfanotrofi in Kenya?

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Se vuoi dare continuità al tuo aiuto, stando vicino ogni giorno ai bambini degli orfanotrofi sostenuti da Ai.Bi. e ricevere periodiche notizie e informazioni su di loro, puoi aderire al progetto Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio.

Infine se vuoi creare con Elias, Sarah o con Natasha un rapporto unico ed esclusivo per accompagnarli attivamente nella loro crescita, puoi adottare a distanza uno di loro. Riceverai il suo dossier, potrai scrivergli, ricevere le sue foto e mandargli le tue, chiedere e ricevere aggiornamenti periodici, pensare a regali aggiuntivi per momenti particolari. E, perché no, andare anche a trovarlo.
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