La denuncia della Caritas: le nostre case di accoglienza sono vuote, mentre i centri sono al collasso!

migrantiLe strutture per accogliere i numerosi profughi che approdano sulle coste dell’Italia meridionale esisterebbero; quella che manca, da parte del Ministero dell’Interno, sembra essere la volontà di attivarli. E’questa la denuncia fatta dal responsabile dell’Ufficio Immigrazione di Caritas Italiana, Oliviero Forti, a margine dell’incontro periodico del Coordinamento nazionale immigrazione dell’associazione, riunitosi a Roma dal 4 al 6 novembre.

Al di fuori del conclamato caso di Lampedusa, tristemente noto, molte altre strutture di accoglienza istituzionali sono ormai giunte al collasso. Si parla di ben 37.000 profughi sbarcati da Siria e Corno d’Africa a contare da inizio anno, di cui 14.000 solo a Lampedusa. E anche in previsione dell’inverno, la situazione non pare destinata a migliorare, secondo le stime dello stesso governo.  E’ notizia di questi giorni la protesta, a Trapani, di numerosi immigrati, che da mesi vivono in strada e che reclamano a gran voce “accoglienza e iter più rapidi per il riconoscimento dello status di rifugiato“.

Eppure, sostiene Forti, la possibilità di ospitarli presso strutture dignitose ci sarebbe: dai centri messi a disposizione dalle Caritas diocesane e dalle associazioni, dislocati su tutto il territorio, ai conventi vuoti offerti da diversi ordini religiosi, in risposta al recente appello di Papa Francesco. “Ci basta solo un chiaro segnale di coinvolgimento da parte del ministero, e noi ci attiviamo.”

A questo si aggiunga – fa notare sempre il referente Caritas, intervistato dall’agenzia Sir – che ciò che più ci contesta l’Unione Europea è proprio il fatto di “non riuscire ad accogliere dignitosamente le persone, perché non utilizziamo tutte le risorse disponibili”.

Per quale ragione, dunque – si domanda in conclusione Forti – “nonostante la nostra disponibilità, non ci arrivano risposte dal Ministero dell’Interno?

La palla è ora nel campo del governo, che, al contrario di altre emergenze passate, non ha ancora attivato una cabina di regia.