La Spiritualità dell’adozione: è così difficile credere nell’adozione?

Perché molte coppie non credono che, con un atto di amore, sia possibile diventare padri e madri di un bambino non nato dal tuo corpo? Continuano le riflessioni di Marco Griffini sulla spiritualità dell’adozione. Sabato 5 maggio, come ogni primo sabato del mese, le famiglie del movimento La Pietra Scartata recitano il rosario per i bambini abbandonati, per comprendere che cosa ha da dirci la Parola di Dio mentre ascoltiamo il grido dell’abbandono. Oggi meditiamo sull’esperienza dell’adozione, vissuta e testimoniata nel mistero dell’amore trinitario.

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 14, 10–11)
«Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse».

Commento
Entriamo in un uno dei misteri più belli della nostra fede: la Trinità, il mistero unico dell’Amore.
L’amore non può essere che “così”, come ci è stato rivelato da Gesù: un amore che travalica il concetto stesso di persona, ma rimane, radicato profondamente, nella persona stessa!
È ciò che ogni genitore adottivo sperimenta concretamente nel realizzarsi nel miracolo dell’adozione: entrare nel corpo di un bambino perchè possa diventare mio figlio.
Solo l’amore è capace di tanto: sul volto di quel bambino c’è il riflesso – l’immagine viva e reale – del mio amore e il mio volto riflette l’immagine del suo volto… al di là e al di sopra di ogni “fatto” di sangue e di carne.
È questa l’immagine di Dio, l’unità nell’amore.
E noi genitori adottivi ne rendiamo testimonianza nell’“opera” dell’accoglienza adottiva: un corpo, mai conosciuto prima, diventa, in un attimo, parte di me, non del mio corpo, bensì del mio spirito.
Quel corpo si unisce al mio spirito e, sempre in quell’attimo, gustiamo la gioia di sentirci uniti – misteriosamente – in corpo e spirito.
È forse questo il respiro dell’immortalità?

Preghiamo

Nel primo mistero preghiamo per chi non crede nell’adozione, perchè la testimonianza di chi ha adottato o è stato adottato possa aprirgli la mente e il cuore;

Nel secondo mistero preghiamo per chi non crede che ogni bambino abbandonato possa diventare figlio, perchè possa comprendere che solo chi è figlio può conoscere realmente l’amore;

Nel terzo mistero preghiamo per le coppie sterili che non credono nella fecondità della loro sterilità, perchè possano scoprire la grazia di cui sono permeate;

Nel quarto mistero preghiamo per chi non crede che ogni coppia che si avvicina all’adozione possa essere una risorsa per un bambino abbandonato, perchè riesca a vedere l’adozione anche con gli occhi dello spirito e non solo con quelli del corpo;

Nel quinto mistero preghiamo per i minori abbandonati che non credono più di poter diventare figli, perchè questa nostra preghiera riesca a far loro riscoprire la forza della speranza.