La voce delle sedi: dai successi del progetto Moby Dick alla gioia di una nuova famiglia

Un aggiornamento su tutti i progetti che le sedi di Ai.Bi. in Italia portano avanti quotidianamente, in favore dei bambini abbandonati, delle donne e delle famiglie del territorio. Le settimane dal 10 al 23 maggio

I contributi di queste settimane (dal 10 al 23 maggio) rispecchiano perfettamente l’andamento “oscillante” del nostro lavoro: momenti di tristezza e momenti di pura gioia. Avere a che fare con coppie che stanno attraversando momenti difficili, complicati, pesanti, e, dall’altra parte, per fortuna, anche con coppie che sono felici e vedono avvicinarsi sempre più il loro sogno di famiglia!

La voce delle sedi: una festa della mamma speciale

Partiamo da domenica 9 maggio, quando tutti hanno festeggiato o ricordato tutti la propria mamma. A Bolzano, quel giorno, di si è tenuta la Mutternacht, che, grazie a specialisti e testimonianze, ha portato all’attenzione di 6000 famiglie che hanno visualizzato i post di Facebook e i 1.000 presenti alla diretta Facebook diversi esempi di come si possano affrontare terribili malattie, da quelle psichiatriche al cancro, rompendo la cortina del silenzio. Molto sentito l’intervento della psicoterapeuta Verena Bertignoll sull’efficacia del dire le verità difficili ai bambini e su come sia importantissimo mantenere i riti quotidiani come il gioco e le feste, perché danno un senso al tempo per tutta la famiglia. Perché, come dice Gabriel García Márquez: “La vita non è quella che abbiamo vissuto ma quella che ci ricordiamo”.

Sempre di mamma si parla con il progetto Neogenitorialità, per famiglie che arrivano da altri paesi e che è stato presentato all’Agenzia per la Famiglia della Provincia di Bolzano, dove c’è stata la richiesta da parte di alcune mamme di essere aiutate da Ai.Bi., dopo aver visto l’allontanamento di alcuni minori ospiti nelle due strutture Caritas da noi seguite l’anno scorso. La progettazione ha lavorato sulle questioni più semplici, come il trovare infermiere pediatriche che possano dire e far vedere il corretto accudimento del bambino. Alla base ci sarà lo scambio culturale, chiedendo prima alle donne le abitudini in uso nel loro paese, per poi passare alla consulenza.

I rapporti con le Regioni

Nella settimana dal 10 al 16 maggio si è tenuto un incontro con la consigliera regionale della Toscana Cristina Giachi, Presidente della Commissione regionale V (formazione, istruzione, cultura, migrazione..) aperta a una collaborazione sui temi di povertà educativa post pandemica e su un percorso post adottivo, in quanto al momento non sono calendarizzate attività di questo tipo. Le premesse sono buone per l’avvio di un dialogo strutturato.
A Roma, invece, si è svolto un tavolo di confronto sull’affido tra le associazioni familiari e i servizi territoriali regionali. La buona notizia è che il tema affido rientra tra le tematiche di interesse regionale, volendo dare piena concretezza al regolamento affido approvato nel 2019. È emersa la necessità di attuare un approccio di concerto fra i vari attori coinvolti, che devono lavorare proprio come in un’orchestra, con la regia di un “direttore”, uno spartito comune (il progetto d’affido condiviso), e tempi sincronizzati tra i vari orchestrali, che a loro volta devono essere disponibili all’ascolto, a guardarsi e riconoscersi tra loro.

A Cagliari, sulle tracce di Moby Dick

Da Cagliari una nota particolarmente positiva e di serenità. Domenica 23 maggio è partito Moby Dick, ”, il progetto di post adozione per adolescenti organizzato dalla sede di Cagliari che attraverso il percorso di studio dell’ambiente marino, la barca a vela e la meteorologia, fa conoscere ai ragazzi la meravigliosa navigazione a vela, dove fra beccheggio e rollio si fa gruppo, si crea spirito di squadra, ci si scambia i ruoli andando oltre le differenze, si stimola la determinazione e la concentrazione.
“La giornata è emozionante già al risveglio – riferisce il responsabile della sede Ai.Bi di Cagliari Alessandro. Famiglie e ragazzi si ritrovano al molo, accolti dallo kipper. Con pazienza affrontano questa splendida giornata primaverile in barca. La giornata scorre veloce, issando le vele e cavalcando le onde. La giornata, in sintesi, sta dentro a due aneddoti. Una ragazza, al rientro, racconta: “Il mio smartphone è ancora all’82% di carica, non mi era mai successo.” Una mamma, invece, in chat ci ringrazia, definendo noi di Ai.Bi.: “Compagni di vita”.

“Ciao mamma, ciao papà”. Da Barletta in direzione Romania

Chiudiamo in bellezza con Barletta, da dove, sabato, è partita una coppia per la Romania: è la prima volta che la sede Puglia di Ai.Bi. si ritrova ad accompagnare una coppia in questo paese. Sono tutti emozionati: la coppia, la psicologa e anche Floriana, responsabile della sede. Quella che parte è una cosiddetta “bella coppia”, piena di risorse, di amore, e anche di paure. Ma è una coppia che ci ha sempre ascoltati, si è lasciata accompagnare e formare, ringraziandoci per aver fortificato il loro desiderio di accoglienza. La cosa emozionante è che condividono con noi tutto, e ci fanno vivere l’emozione, seppur a distanza, del primo incontro con un bimbo di 7 anni che, inutile dirlo… è bellissimo! Floriana riceve una mail con una foto che dice tutto: occhi emozionati, occhi felici, occhi pieni di tutto l’amore che è scattato quando il bambino si è affidato alla coppia correndogli incontro e, saltandogli in braccio, gli ha detto: “Ciao mamma, ciao papà!”.