L’addio a Franco Zeffirelli, eccezionale testimone del miracolo dell’adozione

Non riconosciuto durante l’infanzia dal padre naturale, adottò i figli Pippo e Luciano quando questi erano già trentenni

Si sono celebrati oggi i funerali di Franco Zeffirelli, regista e maestro del cinema italiano, scomparso nei giorni scorsi all’età di 96 anni. In pochi tuttavia sanno che, oltre a essere un personaggio di spicco del mondo della produzione culturale, Zeffirelli fu anche latore di un’eccezionale testimonianza sull’esperienza della adozione.

Infatti Zeffirelli adottò i suoi due figli, Pippo e Luciano, quando questi avevano già superato i 30 anni di età. “Io sto diventando vecchio – disse il regista anni fa – e ho adottato due persone (…) Hanno vissuto con me per gran parte della vita. Io voglio bene a loro e loro a me. Molto sinceramente (…) Ho costruito la mia famiglia, la mia scuderia, attraverso il lavoro. – affermò inoltre – Pippo e Luciano hanno il mio nome, li ho tirati su con i problemi che tutti i figli creano. Dei figli ‘veri’ non potrebbero essere migliori di loro”.

Zeffirelli ai figli ha donato un cognome, il suo cognome. Un dono che a lui fu invece negato dal padre naturale. Il cineasta era infatti nato da una relazione extra-coniugale di un commerciante di stoffe, Ottorino Corsi con la moglie di un avvocato, Alaide Garosi Cipriani.

“Mia madre – raccontò Zeffirelli – sperava di ricostruire una nuova famiglia intorno a me, che ero l’unico figlio maschio di mio padre. Faceva assurde fantasie su un divorzio che non sarebbe mai avvenuto. Ha tenuto testa a una città intera. Tutti lo sapevano, il bimbo nel suo grembo non poteva essere del marito, che si stava spegnendo in sanatorio. Seguì il feretro col pancione, vedova incinta di un altro uomo: si può solo immaginare lo scandalo”.

Corsi non volle infatti riconoscere come figlio il futuro regista fino a che questi non ebbe raggiunto i 19 anni di età. A quel punto, tuttavia, fu lui a rifiutare l’uso del cognome paterno.

È stato un padre vero in quarant’anni di vita e una persona speciale, una persona così non la trovi al mondo(…) Dio s’è preso un gioiello e se lo terrà stretto. Era una meraviglia di persona, come le cose belle che ha fatto nel suo lavoro, meravigliose come lui. Sarà difficile dimenticarlo, per tutti”, è stato il commosso ricordo di Luciano, uno dei due figli adottivi di Zeffirelli.