Lasciti Solidali. Come impugnare un testamento viziato?

Quando la volontà del testatore è viziata? La questione della captazione testamentaria e come riconoscerla

L’integrità della volontà è essenziale nella stesura di un testamento. Tuttavia, possono sorgere situazioni in cui il testatore sia stato indotto, consciamente o inconsciamente, a compiere scelte che non rispecchiano il suo vero volere.
Rispondiamo alla domanda di Ludovica e approfondiamo come riconoscere e contestare un testamento che potrebbe essere stato influenzato da pressioni esterne.

La domanda

Gentile Ai.Bi.,
ho letto spesso nelle vostre news che l’aspetto della volontà è prioritario nel testamento e vi chiedo come si può valutare se la volontà è piena o viziata ed eventualmente come si può impugnare un testamento viziato.
Grazie,
Ludovica

Volontà e libertà nel testamento

Ribadiamo che la volontà è fondamentale nell’atto testamentario e che la stessa deve essere libera, il testatore non deve essere in alcun modo viziato o influenzato nelle sue ultime scelte.
La valutazione dell’assenza di interventi determinanti di terzi sulla volontà è molto difficoltosa se si pensa che il testamento spesso viene reso noto successivamente al decesso del testatore e consiste in un atto scritto ove diventa assai difficoltoso scorgervi elementi di influenza esterna.
Tuttavia, per rispondere al suo quesito, recepiamo l’orientamento giurisprudenziale in materia di captazione testamentaria, quello che in ambito contrattuale è denominato dolo, cioè la coscienza e volontà di frodare qualcuno alterando la volontà del testatore.

Un testamento viziato

Per impugnare un testamento per volontà viziata viene richiesta la prova che i fatti di induzione in errore o di violenza abbiano indirizzato la volontà del testatore in modo diverso da come essa avrebbe potuto normalmente determinarsi.
Ma per provare ciò non basta dimostrare l’esistenza di una qualsiasi influenza psicologica esercitata sul testatore attraverso blandizie, sollecitazioni, consigli o promesse, ma occorre documentare l’esistenza di veri e propri artifizi o raggiri o in altri mezzi fraudolenti che, avuto riguardo all’età, allo stato di salute e alle condizioni di spirito del testatore, siano stati idonei a trarlo in inganno, suscitando in lui false rappresentazioni ed orientando la sua volontà in un senso verso il quale non si sarebbe spontaneamente indirizzata.
Questo è un onere in capo al soggetto impugnante che può essere assolto anche in via presuntiva, ma ancora meglio attraverso dimostrazione di fatti certi che consentano di identificare e ricostruire l’attività captatoria e l’influenza determinante sul processo formativo della volontà del testatore che altrimenti si sarebbe indirizzata in modo diverso.
Per avviare l’impugnazione di un testamento occorre quindi avere contezza dei fatti probatori a suffragio dell’attività dolosa che possono essere desunti attraverso testimonianze o da una serie di elementi quali una modifica del comportamento del testatore che porta all’attribuzione dei propri beni in una via del tutto incomprensibile in base al pregresso comportamento, ovvero all’isolamento dello stesso dai propri affetti da parte di colui che realizza la circonvenzione o, ancora, l’immotivata e improvvisa diffidenza verso i parenti più stretti.

Il lascito ad Ai.Bi.

Nel caso di un testamento a favore di un ente benefico, per esempio, un fatto che potrebbe considerare viziata la volontà testamentaria è l’assenza di pregressi rapporti tra il defunto e l’ente stesso così che la scelta in favore dell’ente si porrebbe come ingiustificabile.
Ai.Bi., non solo per questo motivo, ma per trasparenza e disponibilità, ha sempre, anche attraverso questa rubrica, invitato i lettori e chiunque fosse interessato alla sua attività a conoscerla, scrivere, richiedere materiale informativo e visitare le proprie sedi.

Domande e informazioni sui lasciti solidali e donazioni in memoria

Per ricevere informazioni più dettagliate è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito, oppure chiamare il numero 02.98822332.