Le domande assurde dei servizi: “Preferite essere genitori naturali o adottivi?”

Buonasera,

mi chiamo Carmela e vorrei raccontarvi la mia esperienza, dopo aver letto la tragica storia di Gianna.

Io e mio marito abbiamo iniziato un lungo e faticoso percorso adottivo e durante l’incontro con i servizi sociali, anche a noi hanno chiesto se preferivamo essere genitori naturali o adottivi. Ma che domanda è?

Sfido chiunque ad ammettere che, quando ci si sposa, il più grande desiderio sia quello di avere un figlio adottato! Ognuno di noi ha voglia di diventare padre e madre di una propria creatura; ogni donna vorrebbe sentire crescere una vita dentro di sé.

Certamente, per noi, un figlio resta un figlio indipendentemente se lo generi o lo adotti; la cosa che conta è l’amore che doni e quello che ti viene donato.

Purtroppo, ha ragione Gianna, non serve essere sinceri ma dire ciò che vogliono sentirsi dire!

 

 

IRENEBERTUZZICara Carmela,

la domanda rivolta a voi dai servizi è di per sé assurda: giustamente sostenete che chi si sposa ha il desiderio di poter avere dei figli cosiddetti “bio”. Una volta era considerato insano non avere questo desiderio. Ora pare, almeno per i vostri servizi, sia insano desiderare di poter avere biologicamente dei figli.

Se dovessimo raccogliere le diverse opinioni espresse dai vari operatori dei servizi di tutta Italia ci sarebbe da divertirsi (o da piangere).

C’è chi si scandalizza perché la coppia dice chiaramente di voler avere un figlio suo, oppure c’è chi sostiene che la coppia debba provare ad avere un figlio attraverso la procreazione medicalmente assistita. Alcuni arrivano addirittura a presumere che se una coppia non è passata attraverso un certo accanimento terapeutico significa che non ha elaborato ancora il “lutto della sterilità”.

Come vede, cara Carmela, chi più ne ha, più ne mette.

In qualsiasi caso, gli operatori che la coppia si trova ad affrontare hanno le più diverse e variegate opinioni.

L’unica soluzione è quella di non prendersela troppo e proseguire il più serenamente possibile lungo il proprio cammino.

Cordialmente.

Irene Bertuzzi

Area Adozioni Internazionali di Ai.Bi.