Luzzi. “Per Brian sono diventato un super uomo. Sono andato a prenderlo con determinazione dalla Colombia”

luzziLe Istituzioni  ti ostacolano: sembra quasi che lo facciano appositamente. Mille problemi burocratici, tempi biblici, sembra a volte che negli uffici non abbiano mai fatto adozioni. Ti guardano stralunati quando chiedi dei documenti necessari per l’iter adottivo. Sono tante pugnalate al cuore. Ma voi dovete essere più forti di loro e ogni volta rialzarvi e trarne forza per andare avanti. Dovete essere dei super-uomini per i vostri figli”

A parlare sono i coniugi Luzzi che hanno adottato Brian arrivato dalla Colombia circa un anno e mezzo fa e che affidano a una dozzina di foto il “racconto” del loro incontro a Bogotà con Brian. Ed ecco immagini dall’istituto, di Brian piccolo, con altri bambini, con altre coppie italiane con altri bimbi colombiani e ancora attimi di vita al mare con i “nuovi” genitori, e i primi sorrisi di Brian con i suoi grandi occhi neri già ama la sua mamma e il suo papà.

E poi foto dall’Italia, feste di compleanno e i primi “passi” di Brian tra i suoi coetanei a scuola.

“E’ lui nostro figlio – dicono orgogliosi i coniugi Luzzi rivolgendosi alle tante coppie presenti in sala – eccolo ve lo presentiamo. Siamo andati a prenderlo con determinazione e convinzione. Ora alla nostra vita ha uno scopo:amare ed essere amati da lui. Un super bambino che ha reso noi dei super genitori