Ma cosa significa adottare un bambino abbandonato?

maq dio taceA questa domanda, tanto significativa per migliaia di coppie adottive, tenta di dare una risposta la rappresentazione teatrale   “… Ma Dio tace. Nel mistero dell’Abbandono sulla via della salvezza” che andrà in scena domenica 26 gennaio, sul palco del teatro parrocchiale di Bovolone, in provincia di Verona, alle ore 15.45.

L’evento è organizzato dalle famiglie di Amici dei Bambini in collaborazione con l’associazione La Pietra Scartata. La riflessione proposta dallo spettacolo pone al centro il mistero dell’accoglienza di un minore abbandonato, osservato con la profondità di chi si interroga quotidianamente sullo scandalo dell’abbandono e con la generosità di chi riconosce che la salvezza si manifesta “nell’accoglienza, nella donazione di sé fino ad accogliere l’altro totalmente, così com’è”, seguendo l’insegnamento di Gesù, abbandonato dal Padre sulla croce: “Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me”.

La rappresentazione scritta da Marco Griffini, autore del libro “… Ma Dio Tace. Abbandono, speranza, adozione” (edizioni àncora, Milano, 2012) da cui è tratta, contemplando la situazione di abbandono di Gesù, di un bambino e di una coppia sterile, tutti presenti su quella croce, cerca di tracciare un percorso di salvezza fondato sulla speranza di chi ha vissuto e sta tuttora vivendo in una condizione di assoluto abbandono. In tale contesto l’adozione, nel suo vero senso dell’ accogliere e dell’ essere accolto, può costituire l’aspetto più pregnante e stupefacente di un  cammino di fede.

Il testo, composto più di dieci anni fa, ha, nel tempo, creato i presupposti fondamentali per l’elaborazione di ciò che oramai viene definita “la spiritualità dell’adozione”, una prospettiva di vita ove questa meravigliosa forma di accoglienza viene considerata una vera e propria vocazione.

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