Siria. Madri e padri in cerca di futuro per i loro figli. Con l’Adozione a Distanza ne possiamo aiutare molti

Khalidiya, vedova con 9 figli; Muhammad, padre di 5 figli e capofamiglia di 7 nipoti con le loro madri, dopo l’uccisione di due figli ; Maryam, mamma di 6 figli… Tre storie di famiglie fra le oltre 2000 che si sono registrate alla selezione per rientrare tra i beneficiari del progetto di Ai.Bi.

Uno dei due progetti attualmente portati avanti da Ai.Bi. in Siria è quello sostenuto dai fondi statali dell’8×1000 2019 che ha come obiettivo il rafforzamento della resilienza delle famiglie attraverso l’assistenza umanitaria e il supporto alle attività agricole. La zona dell’Intervento è l’area di Nord – Ovest del Paese, nella provincia di Idlib, dove Ai.Bi. opera ormai da anni insieme al partner locale Kids Paradise. Il progetto è articolato in diverse fasi e prevede diversi interventi: la distribuzione di pane a 2000 nuclei famigliari vulnerabili; l’acquisto di 350 tonnellate di grano da coltivatori locali; la pulizia, la sterilizzazione e il confezionamento di 50 tonnellate di grano da distribuire a 400 agricoltori vulnerabili, comprese le famiglie gestite da donne e/o con a carico disabili.
Quest’ultima azione, in particolare, mira a sostenere la produzione agricola locale e a ripristinare la catena di produzione del grano. Proprio in queste settimane si stanno svolgendo le selezioni dei 400 beneficiari finali. Abbiamo raccolto alcune delle loro storie e delle prospettive che questo progetto potrebbe dar loro.

La storia di Khalidiya

Khalidiya ha perso il marito per un cancro ed è rimasta sola con 9 figli da mantenere. Ha dei terreni agricoli che coltiva e che sono la loro l’unica fonte di reddito. A causa della guerra, però, lavorare la terra è diventate sempre più difficoltoso, visto il costante aumento dei prezzi di sementi, fertilizzanti e pesticidi. L’iscrizione al progetto di Ai.Bi. e Kids Paradise le consentirebbe di ricevere un supporto concreto che potrebbe avere un grande impatto sul miglioramento della vita, sua e dei suoi figli, aiutandola a ricavare dalla coltivazione della sua terra un reddito sufficiente per tutti.

La storia di Muhammad

Muhammad viene dal villaggio di Al-Bashiriya, nella pianura di Al-Rouj, è padre di 5 figli e – come racconta lui stesso: “Capofamiglia dei miei 7 nipoti con le loro madri, dopo l’uccisione dei miei due figli a causa di un attentato nel 2015″.
Riferendosi all’iniziativa di Ai.Bi. e KP relativo al grano, ha detto: “È uno dei progetti agricoli più importanti nella regione: io lavoro in agricoltura da 30 anni e la mia terra è la nostra unica fonte di sostentamento”. Entrare a far parte del progetto permetterebbe di “mantenere il lavoro sulla terra nonostante tutte le difficoltà che l’agricoltura sta attualmente affrontando a causa dei prezzi elevati e delle condizioni climatiche”.

La storia di Maryam

Maryam è mamma di 6 figli e il suo reddito si basa principalmente sull’agricoltura. Nel caso venisse inserita tra le beneficiarie del progetto “Farei di tutto – dice – per esserne all’altezza con il mio raccolto, garantendo a me e alla mia famiglia un reddito sufficiente per soddisfare i bisogni primari, ma contribuendo anche con il mio raccolto alla produzione di grano della regione”.

Queste sono solo tre delle tantissime storie che ogni persona che si registra per la selezione al progetto di Ai.Bi. in Siria porta con sé. Sono tutte storie per le quali vale la pena lottare e alle quali si vorrebbe dare una risposta, senza escludere nessuno. Al di là dei progetti già in corso, chiunque può contribuire in ogni momento alle attività portate avanti in Siria da Ai.Bi. e Kids Paradise, decidendo di attivare un’Adozione a Distanza con soli 0,83 centesimi al giorno.