Magistrati e Sindaci: in nome del superiore interesse del minore si fanno beffa della legge. Che succederà con l’adozione internazionale?

Genitore 1 e genitore 2. In Italia la legge per magistrati e sindaci è  “fai da te”! Quando si tratterà di adozioni irregolari o peggio illegali, saranno dello stesso “mood” in nome del superiore interesse del minore?

“Sono acqua fresca e i sindaci ne sono consapevoli” dice Ugo Ruffolo, ex ordinario di diritto civile all’Università di Bologna.

Se nessuno rispetta più le legge in tema di diritti dei minori – prima i magistrati ora i sindaci – cosa accadrà quando le coppie di genitori adottivi chiederanno agli uni e agli altri di sanare, in nome del superiore interesse del minore, adozioni irregolari o peggio illegali? Chi non ricorda il chiacchierato caso di Serena Cruz, la bambina abbandonata affidata ad un orfanotrofio di Manila?

Nel 1988 un cittadino italiano, consegnò alcuni documenti all’ambasciata italiana di Manila con i quali riconosceva la paternità su Serena e la iscrisse nel proprio passaporto, per poi rientrare in Italia. Non essendo stata avviata alcuna pratica di adozione, procedimento ritenuto superfluo dall’uomo, convinto di essere già il padre di Serena, la Procura del Tribunale dei minori avvio un’indagine per verificare la fondatezza della asserita paternità. Successivamente il pubblico ministero del tribunale dei minori chiese l’inserimento di Serena in una famiglia affidataria per poi essere adottata da un’altra famiglia.

E’ chiaro il parere esperto de professor Ugo Ruffolo, ex ordinario di diritto civile all’Università di Bologna, riferendosi agli atti di registrazione atti di nascita di figli di coppie omogenitoriali. Sono atti che non hanno valenza, dice il professore ordinario “Sono acqua fresca e i sindaci ne sono consapevoli. Non possono sostituirsi alla legge dello Stato e non possono dare al bambino lo status di figlio del genitore non biologico”.

Eppure, sebbene la legge non lo permetta le registrazioni da parte dei comuni sono sempre più all’ordine del giorni.

Deve essere chiaro, ammonisce il professore “Non esiste un vuoto normativo nel nostro ordinamento giuridico che, se non ha disposto nulla in materia, significa che non vuole riconoscere la genitorialità al coniuge convivente. La nascita viene registrata solo una volontà”.

Non ci si può sostituire alla legge. Questi atti non hanno “Nessuna valenza giuridica”.