Marocco. Come aiutare un care leaver a vincere la paura dell’uscita dall’orfanotrofio? Ecco gli sportelli di supporto

Al compimento del 18° anno, i ragazzi abbandonati devono lasciare l’orfanotrofio ed “avventurarsi ” nel mondo esterno. Grazie al progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio in Marocco”, Ai.Bi. aiuta i giovani #careleaver a diventare autonomi

Nel contesto del progetto “Tous pour l’enfance”, promosso da Ai.Bi. in Marocco, in collaborazione con due associazioni locali e finanziato dall’Unione europea, è stato istituito uno sportello di supporto per per i giovani care leavers. All’interno di questo sportello, gli operatori sociali e gli educatori offrono sostegno e assistenza ai ragazzi per aiutarli a delineare il percorso di vita più adatto a ciascuno di loro, che sia nell’ambito dell’istruzione formale, della formazione professionale, dell’apprendistato o nella ricerca di un lavoro.

I benefici dello sportello di supporto

Negli ultimi cinque mesi, grazie a questo supporto, la Fondation Rita Zniber è riuscita a iscrivere 31 beneficiari in un centro specializzato per il supporto scolastico, mentre 10 ragazzi continuano a seguire corsi di lingua inglese presso un centro privato per le lingue. Per quanto riguarda la formazione professionale, due ragazzi sono stati iscritti ad una scuola per diventare parrucchieri, tre si stanno specializzando nel settore dell’elettricità e hanno svolto un periodo di stage pratico di due mesi, mentre altri due beneficiari hanno scelto l’apprendistato nel campo della sartoria, completando altrettanti mesi di stage.

L’inserimento socio-professionale

Per quanto riguarda l’inserimento socio-professionale, quattro beneficiari e due ex beneficiari sono stati accompagnati in tutte le fasi di preparazione per partecipare al concorso per diventare “Forze Ausiliarie”. Di questi, uno è stato ammesso alla scuola ufficiali dopo il concorso. Altri due beneficiari e un ex beneficiario sono stati preparati per il concorso di guardia giurata, mentre un altro beneficiario ha sostenuto l’esame scritto e orale per diventare commissario di giustizia, organizzato dal Ministero della Giustizia. Due giovani sono stati iscritti alle procedure di accesso per diventare Agenti di soccorso presso la scuola organizzata dalla Direzione generale della Protezione Civile. Un altro giovane, che lavora da un anno presso un’azienda di abbigliamento, è stato accompagnato durante la transizione definitiva dal centro verso la vita sociale.

Il lavoro del team

Oltre al lavoro diretto con i beneficiari, il team del progetto si è incontrato regolarmente con il direttore regionale e il personale dell’ANAPEC (l’agenzia interinale marocchina) per fornire supporto nella ricerca di lavoro per i giovani diplomati. Allo stesso tempo, il personale della Fondation Rita Zniber ha ricevuto formazione sulle procedure e i servizi offerti dall’ANAPEC, al fine di rafforzare l’accompagnamento dei giovani che lasciano il sistema di accoglienza e l’inserimento nel mondo del lavoro.

L’Adozione a Distanza in Marocco

Anche tu puoi aiutare tanti minori abbandonati, decidendo di aderire al progetto di Ai.Bi. “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio in Marocco”, bastano 0,82 centesimi al giorno.

Per richiedere informazioni sull’Adozione a Distanza