Marocco. Inaugurato a Oujda il progetto “Ensemble pour l’enfance” contro l’abbandono

Progetto di Ai.Bi. e dei suoi partners si pone l’obiettivo di promuovere la collaborazione fra attori statali e non al fine di prevenire l’abbandono e di favorire l’inserimento socioeconomico dei #careleaver

Pochi giorni fa, ad Oujda, in Marocco, ha avuto luogo l’evento di inaugurazione del progetto «Ensemble Pour l’Enfance – Koulouna min ajl atoufoula» condotto da Ai.Bi. in partenariato con l’associazione Pionniers du Changement pour le Développement et la Culture (PCDC) e la Fondation Rita Zniber, grazie ad un cofinanziamento dell’Unione europea.

Alla giornata erano presenti 30 partecipanti, fra cui EPS, associazioni ed istituzioni pubbliche coinvolte nella protezione dell’infanzia, specialmente dei bambini abbandonati e di quelli a rischio di abbandono.

L’incontro è stata l’occasione per presentare ufficialmente il progetto, gli obiettivi che i partner si sono prefissati di realizzare di qui ai prossimi due anni e i beneficiari delle varie azioni.

Obiettivi del progetto

Obiettivi dell’azione sono quelli di intervenire per migliorare l’accesso e la qualità dei servizi degli EPS e dei servizi pubblici dedicati alla protezione dei bambini abbandonati e alla prevenzione dell’abbandono; di rafforzare le capacità delle Organizzazioni della società civile per una migliore protezione dei bambini e una migliore prevenzione dell’abbandono; per promuovere la collaborazione  fra attori statali e non di protezione dell’infanzia e prevenzione dell’abbandono e per condurre delle azioni di advocacy a livello nazionale e internazionale per una migliore protezione dell’infanzia abbandonata e una migliore prevenzione dell’abbandono in Marocco.

Una migliore tutela per i care leavers

Durante la giornata Ai.Bi. ha avuto anche modo di presentare alcune delle difficoltà riscontrate nella realizzazione della protezione dei ragazzi  abbandonati, accolti negli EPS che si preparano all’uscita dal centro e dunque ad una vita autonoma nella società. Fra i punti sollevati: il reinserimento socioeconomico dei giovani accolti negli EPS, l’accesso a un sistema educativo e di formazione professionale adeguati alle loro esigenze e la discontinuità della catena di presa in carico di questa categoria di bambini.

Alla presentazione è seguito un primo tempo di dibattito e scambio di idee e condivisione di esperienze fra i presenti.

La seconda parte dell’incontro è stata invece dedicata alla realizzazione di una tavola rotonda fra attori della protezione dell’infanzia della regione dell’Orientale, che si è declinata in tre gruppi. Ognuno dei gruppi di lavoro ha affrontato uno dei temi presentati durante la prima parte della giornata identificando le possibili azioni da mettere in atto per arrivare a delle soluzioni perenni.

La giornata si è infine conclusa con la restituzione dei risultati dei lavori di gruppo e con un ultimo momento di dibattito perché tutti i presenti potessero eventualmente aggiungere delle informazioni o esprimere la propria opinione.