Marocco. Conoscere la “Kafala” per donare la speranza ai bambini abbandonati: Ai.Bi. avvia il primo corso nazionale

Diverse associazioni che si battono per il diritto all’infanzia, si uniscono per le formazioni sulla Kafala, istituto giuridico che nei Paesi a maggioranza musulmana si sostituisce all’adozione. Tra questi enti, Ai.Bi. Marocco e i suoi partner, pronti a battersi per i diritti dei minori

Continuano, da parte di diverse associazioni, le formazioni in materia di Kafala, istituto giuridico di diritto musulmano applicato per la protezione dei minori abbandonati o in difficoltà che accomuna gli ordinamenti giuridici ispirati agli insegnamenti del Corano e che, nei Paesi di fede musulmana, sostituisce l’adozione.

Sono, queste, formazioni facenti parte di un progetto pilota ideato dal Collettivo Kafala Marocco, di cui Amici dei Bambini é membro, che mira a creare un kit informativo per tutti gli attori sociali implicati nella procedura della kafala (giudici, procuratore del re, polizia, operatori delle associazioni, …) e, ovviamente, anche per le famiglie che aspirano di entrare a far parte di questo istituto giuridico.

Tutte le associazioni sono impegnate da diverse settimane a organizzare al meglio le giornate di formazione.
Per la prima volta attuato sull’intero Paese, il corso in materia di Kafala vede impegnato ogni formatore nell’invio al Collettivo Kafala Marocco di un rapporto a conclusione di ogni corso. Il CKM poi, con i commenti, i consigli, le critiche e i suggerimenti dei formatori dei 10 territori, procederà alla creazione di un kit consultabile dai differenti attori nello svolgimenti delle proprie funzioni.

Queste formazioni sono organizzate nell’ambito del progetto “PLATEFORME CDE”, condotto da Amici dei Bambini, in partenariato con Osray, Dar Al Atfal Al Ouafae, SOS Villages d’Enfants, Fondation Rita Zniber, e grazie a un cofinanziamento dell’Unione Europea.