Marocco. La lotta al matrimonio minorile al centro della Giornata internazionale delle ragazze

Una piaga difficile da debellare: tra il 2011 e il 2018 approvato l’85% delle domande matrimoniali

L’11 ottobre il mondo ha celebrato la Giornata internazionale delle ragazze e delle bambine. In questa occasione, le agenzie delle Nazioni Unite in Marocco hanno accolto diverse iniziative, tra cui quelle della Procura della Repubblica, del Ministero della Giustizia, del Consiglio nazionale per i diritti umani e della società civile per porre fine al matrimonio minorile al fine di garantire che ogni bambino goda di tutti i suoi diritti senza ostacoli.

Secondo le statistiche del Ministero della Giustizia, nel 2018 sono state registrate 32.104 domande di matrimonio minorile, contro le 30.312 del 2006. Tra il 2011 e il 2018 è stato approvato l’85% delle domande di matrimonio. Il 99% delle domande di matrimonio che coinvolgevano bambini riguardavano ragazze nel periodo 2017-2018. Questa situazione è tanto più allarmante in quanto le statistiche ufficiali del ministero della Giustizia tengono conto solo delle domande di matrimonio minorile legalmente contratte e diffusa è la pratica del matrimonio “informale”.

Il matrimonio minorile mette in pericolo la vita e la salute delle bambine e ne limita le prospettive future, oltre a mettere in discussione la pertinenza e l’efficacia dei sistemi di protezione dei bambini, in particolare delle bambine, a vari livelli. In primo luogo, l’incapacità delle spose-bambine di formulare il consenso per i rapporti sessuali le espone a gravidanze indesiderate, aborti non sicuri, infezioni sessualmente trasmissibili, mortalità materna e neonatale e violenza domestica con tutte le conseguenze fisiche e psicologiche che possono causare.

In secondo luogo, il matrimonio infantile e la prima gravidanza costringono milioni di ragazze ad abbandonare la scuola, contribuendo alla loro esclusione, abbandonando i loro progetti di vita e riducendo significativamente la loro capacità di partecipare alla creazione di ricchezza nazionale. Infine, il matrimonio minorile rimane un vero ostacolo allo sviluppo del Paese e ha gravi conseguenze per la salute mentale e fisica dei bambini, compromettendo le loro possibilità di sfruttare appieno il loro potenziale di sviluppo e crescita.

Alla luce di questa realtà, le agenzie delle Nazioni Unite in Marocco hanno invitato istituzioni e società civile a impegnarsi collettivamente su cinque differenti azioni: promuovere la revisione della legislazione e delle politiche nazionali esistenti per proteggere e difendere i minori; rafforzare l’accesso a un sistema di istruzione, salute, protezione dell’infanzia e protezione sociale di qualità; informare le famiglie, le comunità e i dirigenti e incoraggiarli a investire nelle ragazze; consentire alle bambine già sposate o minacciate di esprimere le loro opinioni e fare scelte autonome e, infine, produrre dati affidabili per monitorare la situazione delle adolescenti.