Marocco. Il matrimonio dei minori: un’eccezione che è diventata la regola

Il motivo è da ricercare nell’articolo 20 del Codice di famiglia, che dà al giudice il pieno potere di autorizzare questo tipo di matrimonio “con decisione motivata che specifichi l’interesse e le ragioni che giustificano il matrimonio”, mentre il legislatore ha fissato la maggiore età a 18 anni

In Marocco, Ai.Bi. porta avanti da anni progetti di sostegno e cooperazione, ai quali si è aggiunto l’intervento in aiuto delle vittime del terremoto che ha colpito Marrakech, distribuendo beni di prima necessità a bambini e famiglie, oltre a organizzare alcune attività di supporto per i più piccoli.

Il matrimonio dei minori

Tra i mali che affliggono questo Paese, necessita particolare attenzione la piaga dei matrimoni dei minori.
“Mentre il Marocco è firmatario della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo (CRC) e il suo Codice di famiglia fissa l’età minima per il matrimonio a 18 anni, l’articolo 20 del Codice di famiglia autorizza il giudice ad autorizzare il matrimonio dei minori a determinate condizioni, senza specificare una soglia minima per derogare all’età legale”, ha dichiarato Zoubida Reghay, dottore in politiche pubbliche egualitarie, in un articolo pubblicato da ENASS.ma.
Citando uno studio del Ministero della Giustizia e delle Libertà, ha sottolineato che il numero di matrimoni che coinvolgono minori è aumentato costantemente anno dopo anno dal 2004, quando è entrato in vigore il Codice di famiglia, raggiungendo un picco nel 2011, quando è passato da 18.341 a 39.031 casi.
Il fenomeno sta iniziando a diminuire leggermente ogni anno, con 25.514 casi registrati nel 2018, secondo le ultime statistiche ufficiali disponibili. Lo stesso studio rivela che nel 2018 l’85% delle richieste di autorizzazione al matrimonio presentate ai giudici riguardava minori, rispetto all’85,46% del 2013 e all’88,81% del 2004.
Inoltre, “il matrimonio dei minori colpisce sia le aree urbane che quelle rurali”, sottolinea l’accademico.
Per esempio, il 52% delle donne sposate prima dei 18 anni vive in aree urbane, secondo le statistiche del 2019 del Ministero della Giustizia. L’autrice deplora il fatto che il matrimonio dei minori, che era un’eccezione prevista dalla legge, sia diventato la regola. Ma c’è ancora speranza. Abdellatif Ouahbi, ministro della Giustizia, ha promesso di porre rimedio alla situazione riformando il Codice penale. “La questione del matrimonio tra minorenni non deve più essere sollevata. Deve essere risolta, perché è inconcepibile che una ragazza venga privata della sua istruzione e della sua infanzia”, ha dichiarato il 3 gennaio in un talk show sul canale marocchino al-Aoula.

Il sostegno di Ai.Bi. alle vittime del terremoto

Le difficoltà e i problemi che colpiscono questo Paese sono tanti e, come scritto sopra, il recente terremoto ha ulteriormente aggravato la situazione..
Per dare il proprio contributo ad Ai.Bi. a sostegno delle vittime del terremoto, chiunque può fare una donazione attraverso l’apposita pagina di raccolta fondi.