Marocco. “Tanto ascolto e costante accompagnamento psicologico: la ricetta migliore per accogliere i minori abbandonati degli orfanotrofi

Con il progetto “Insieme per l’infanzia” di Ai.Bi, finanziato dalla Unione Europea, gli educatori degli orfanotrofi perfezionano le loro conoscenze e competenze per accompagnare al meglio i loro piccoli ospiti

Anche se con ritardo, così da dare modo alla campagna vaccinale verso i più giovani (sia dai 12 ai 17 anni, sia dai 18 anni in su) di avanzare il più possibile, la scuola è ricominciata anche in Marocco dagli inizi di ottobre.

La formazione per gli educatori dei centri del Marocco

Tuttavia, anche nel periodo in cui gli istituti scolastici erano ancora chiusi, non si sono certo fermate le attività portate avanti da Ai.Bi. nel Paese. In particolare, sono proseguiti i preparativi per la realizzazione della formazione destinata agli operatori del centri della regione di Fez-Meknes e dell’Orientale, che hanno potuto usufruirne a partire dal mese di ottobre presso la Fondazione Rita Zniber.
La formazione ha l’obiettivo di rafforzare le conoscenze del personale sulle tecniche di ascolto e di accompagnamento psicologico dei bambini privi di protezione familiare o a rischio di abbandono. Il benessere mentale di questi bambini e giovani, infatti, nonché la presenza nella loro vita di figure che siano pronte ad ascoltarli e consigliarli, è fondamentale per il loro sviluppo e per la riuscita del reinserimento nella società e nel mondo del lavoro.
Il progetto è condotto da Ai.Bi. in Marocco in partenariato con l’associazione Pionniers du changement du Développement et de la Culture di Oujda e la Fondazione Rita Zniber di Meknes, co-finanziato dall’Unione Europea.
Chiunque può sostenere i progetti che Ai.Bi. porta avanti in Marocco con diverse modalità: sia effettuando una donazione libera, sia sottoscrivendo un’adozione a distanza di soli 25 euro al mese, meno di un euro al giorno.