Melissa Satta. “Doniamo il nostro tempo ai bambini in difficoltà: loro ci chiedono solo un sorriso o di giocare insieme”

satta-400x286Trasformare il proprio tempo libero in un regalo speciale per chi chiede solo una carezza, un sorriso o di giocare in allegria. Come? Facendo volontariato in Amici dei Bambini come suggerisce la nostra Melissa Satta, testimonial di Ai.Bi. che, come scrive nel suo blogcon poco potrete fare felici i tanti bambini che hanno solo bisogno di una carezza, di una coccola, di giocare o di un po’ di amore”. Un gesto d’amore a favore di chi vive una situazione di vulnerabilità, i minori allontanati dalla famiglia con o senza le loro mamme. 

“L’accoglienza che si può ritrovare in un abbraccio, in una mano che ti guida – scrive Melissa nel suo blog -, in un pasto caldo…nelle cose semplici che normalmente noi genitori riserviamo ai nostri figli. Ci sono tanti modi per aiutare questi bambini che hanno bisogno di aiuto, uno di questi è regalare anche solo una piccola parte del nostro tempo”.

Come? “Svolgendo un periodo di servizio volontario nelle sedi di Ai.Bi. – continua Melissa –  o in uno dei tanti eventi promossi dall’associazione, potrete fare felici i tanti bambini che hanno solo bisogno di una carezza, di una coccola, di giocare o di un po’ di amore”

Basta, insomma, davvero poco per fare grandi cose, e Melissa ne è certa. Da qui la sua determinazione nello schierarsi al fianco di Ai.Bi sposando fino in fondo la sua mission.

Abbiamo rivolto qualche domanda a Melissa.

Cosa vuol dire per te essere testimonial di Ai.Bi.?

Sono una persona molto fortunata e ritengo sia giusto aiutare come si può altri che lo sono meno. Cerco sempre di supportare progetti che sento più vicino a me: in questo caso mamme e bambini. Essendo poi un personaggio pubblico uso i miei strumenti per cercare di diffondere il messaggio e far conoscere diverse realtà a più gente possibile.

Nella tua vita, hai avuto modo di viaggiare molto. Quali Paesi ti hanno colpito rispetto al tema dell’ abbandono minorile?

In certi viaggi ho visto davvero cosa significa la povertà. Per esempio in Brasile, si passa da Copacabana, zona ricca di Rio dove si trovano hotel a 5 stelle, a favelas, a pochi metri di distanza, dove non arriva neanche l’acqua potabile…Oppure ho avuto modo di fare un viaggio a Zanzibar, tutti pensano che ci siano solo resort di lusso..ma non è così.. Girando con la macchina sono passata in mezzo a villaggi con case fatiscenti e realizzate con materiali poveri, legno e fango, tra cui giocano bambini privi anche delle cose più semplici, come le scarpe e vestiti…Realtà totalmente diverse da quelle che possiamo immaginare…

Quali parole sceglieresti per invitare i tuoi fan a sostenere i progetti di Amici dei Bambini?

Oggi stiamo attraversando un momento difficile legato all’economia e non è facile chiedere alla gente di fare beneficenza. Ma chi può o chi magari si ritrova 1 euro in tasca…è importante perché anche solo quell’euro può fare la differenza e dare un piccolo aiuto a bimbi e mamme che davvero non hanno niente…Questo è possibile attivando un sostegno a distanza.

Ma c’è anche un altro modo. Fare volontariato, dedicando la cosa più preziosa che si abbia: il proprio tempo libero! Può capitare, infatti, di avere un pomeriggio o anche solo qualche ora “free” e allora cosa di meglio se non trascorrerli con bambini alla ricerca solo di carezze e sorrisi? Grazie ad Ai.Bi. questo è possibile sia in Italia che all’estero: dare una mano concretamente a queste persone che hanno tanto bisogno anche solo di un pò di supporto psicologico o di qualche momento di allegria e spensieratezza.

E non è finita: si può scegliere anche soltanto di dare una mano offrendo la propria presenza presso gli stand che Ai.Bi allestisce in occasione di eventi in giro per l’Italia con lo scopo di promuovere e sensibilizzare la cultura della giusta accoglienza.