Minori stranieri soli. La mia casa è troppo piccola per accogliere uno di loro: che posso fare per aiutarli?

Buongiorno,

mi rivolgo agli operatori di Ai.Bi. che si occupano dell’accoglienza dei migranti. Leggo spesso i vostri articoli e non mi è sfuggito, nel corso dei mesi, l’appello rivolto a tutte le famiglie italiane ad accogliere in casa propria uno dei tantissimi ragazzini che sbarcano sulle nostre coste senza genitori che li accompagnino. Appello più rivolte lanciato anche da papa Francesco. Io e mia moglie vorremmo davvero con tutto il cuore rispondere positivamente a questa chiamata all’accoglienza, ma abbiamo un problema molto semplice di ordine puramente materiale: la nostra abitazione è troppo piccola. Viviamo infatti in un bilocale sufficiente a malapena a noi stessi e non avremmo spazio sufficiente per poter garantire a un adolescente lo spazio per condurre una vita dignitosa. Detto questo, però, non vorremmo restare inermi davanti all’emergenza. C’è un modo in cui potremmo comunque aiutare i piccoli migranti che arrivano da soli nel nostro Paese?

Grazie in anticipo per i consigli,

Angelo

 

MACCHINA-DA-SCRIVERE111Caro Angelo,

innanzitutto grazie per la sua disponibilità all’accoglienza e per la sua sensibilità a un problema come quello dei tantissimi migranti minorenni che sbarcano sulle nostre coste senza adulti di riferimento. Pensi che nel 2016 il loro numero è raddoppiato rispetto all’anno precedente – passando da 12.360 a quasi 25.800 – e la loro età media è sempre più bassa, mentre aumenta la percentuale delle giovanissime migranti di sesso femminile.

L’accoglienza in famiglia di un minore straniero non accompagnato non è comunque l’unico modo per offrire il proprio contributo all’emergenza. Proprio ieri, per esempio, Ai.Bi. ha lanciato un nuovo appello: rivolto questa volta a tutti i cittadini che potrebbero mettere a disposizione un appartamento di loro proprietà per permettere ad Ai.Bi. di creare una nuova struttura di accoglienza specificamente dedicata ai minori stranieri non accompagnati.

E non solo. Le modalità per sostenere la campagna Bambini in Alto Mare di Ai.Bi. per un’accoglienza giusta dei migranti più fragili sono molteplici. È possibile infatti attivare un sostegno a distanza, che permette di supportare le attività della campagna con una quota fissa mensile. In alternativa, si può scegliere tra una donazione libera, un versamento sul conto corrente postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini o una donazione di importo fisso. Con quest’ultima modalità si potrà garantire un kit prima pappa per un neonato (donazione di 15 euro), un paio di scarpe per un minore non accompagnato (35 euro), un cambio vestiti per una mamma migrante (60 euro) o una retta mensile per la mensa scolastica a un minore (102 euro).

Oltre a promuovere l’accoglienza in famiglia dei minori stranieri non accompagnati, ricordiamo che Ai.Bi. gestisce un centro di prima accoglienza e un appartamento per famiglie di profughi con bambini, una casa per minori stranieri non accompagnati e una rete di famiglie volontarie per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti.

Per qualsiasi ulteriore informazione non esiti a contattarci.

Un caro saluto,

 

Ufficio Stampa di Ai.Bi.