Minori stranieri non accompagnati. Richiesta bipartisan: “Subito approvazione del ddl Zampa”. Ma la legge non basta: sull’esempio delle Suore di Maria Bambina serve l’impegno di ogni cittadino

misnaPapa Francesco ha dedicato loro la Giornata del migrante e del rifugiato del 2017. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella li ha definiti una realtà che interroga le coscienze di ciascuno e l’intera società”. I dati ci dicono che, nel giro di un anno, il loro numero è raddoppiato, passando dai 12.360 del 2015 ai 25.772 del 2016, sempre più numerose le femmine e sempre più bassa l’età media. Ma tutto questo non sembra ancora sufficiente per porre i minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle coste italiane in cima alle priorità del Paese. Un disegno di legge che ne preveda una degna accoglienza c’è, promosso dalla deputata del Partito Democratico Sandra Zampa. Ma dopo essere rimasto fermo in Commissione Giustizia per anni e aver finalmente ottenuto l’approvazione della Camera a fine ottobre, il suo iter si è di nuovo bloccato. E nonostante fosse considerato “un atto di civiltà” dalla maggior parte delle forze politiche, sembra destinato a rimanere a lungo ai “box” del Senato, in attesa che sia discusso nelle varie commissioni. Il ddl in questione introduce, tra le varie misura di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, anche l’affido famigliare e l’istituzione di un albo per i tutor personali che si prendano in carico i minori.

La stessa Zampa ha partecipato, martedì 17 gennaio, al dibattito “Minori stranieri non accompagnati. Una legge è indispensabile”, svoltosi alla Camera e moderato dalla giornalista Paola Severini Melograni. Insieme a lei anche la relatrice del ddl a Montecitorio, Barbara Pollastrini (Pd), che ha commentato: “Il nostro auspicio e la nostra aspettativa è che ci sia un largo consenso e che quello stesso consenso vada a sostanziare un progetto in Europa, di cui l’Italia si faccia capofila, che miri a risolvere il problema dei minori stranieri non accompagnati in modo più generale e decisivo”.

Della stessa idea anche le forze di opposizione. Elena Centemero di Forza Italia afferma che “un passo avanti in questo senso vada fatto”, e anche Giuseppe Brescia del Movimento 5 Stelle sostiene che “i numeri decuplicati degli arrivi e quelli vergognosi sulla tratta e sulla sparizione di questi piccoli”, ci dicano che questa è la vera emergenza e che nessuno se n’è fatto carico, in un sistema di gestione dell’immigrazione che ormai fa acqua da tutte le parti”.

Bene la legge, quindi, ma chi opera “sul campo” da anni sa che questa non sarebbe sufficiente a risolvere l’emergenza. Amici dei Bambini rinnova quindi l’appello per una giusta accoglienza. È di ieri la notizia della prevista attivazione, in provincia di Brescia, di un appartamento di seminautonomia per minori stranieri non accompagnati, in un immobile messo a disposizione dalle suore di Carità delle sante B. Capitanio e V. Gerosa, dette di Maria Bambina, e che prenderà il nome di “Casa Francesco”. È stato proprio il Papa, più volte, a lanciare l’appello al clero e ai fedeli di mettere a disposizione dei luoghi per accogliere i migranti più fragili. Invito che ora Amici dei Bambini riprende e diffonde ai suoi sostenitori. Ai.Bi., infatti, è alla ricerca di nuovi spazi di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati e chiede pertanto a tutti coloro che fossero proprietari di immobili al momento non occupati di compiere un grande gesto solidale: metterli a disposizione di un’accoglienza giusta curata da Ai.Bi. Ma tutti possono comunque dare un contributo, sostenendo, secondo le modalità preferite e le proprie possibilità, la campagna Bambini in Alto Mare.