Allarme demografico. Senza supporto familiare, i giovani non vogliono fare figli

Il 30% dei giovani del centro-nord Italia afferma di non volere figli, non solo per motivi economici, ma anche per l’assenza di reti di supporto familiare

In Italia, le nascite sono in calo e la popolazione invecchia rapidamente. Solo nel 2020, l’Italia ha perso una popolazione equivalente a quella di Firenze. Il saldo naturale, la differenza tra nascite e decessi, è negativo dai primi anni Novanta, un trend aggravato dalla pandemia e che continua a peggiorare.
Questo scenario è il risultato di anni di trascuratezza politica verso la natalità. Altri Paesi, sebbene colpiti dagli stessi fenomeni, sono meno in crisi grazie a interventi mirati a supportare genitorialità e famiglie. La Fondazione Magna Carta ha studiato a lungo questo tema, pubblicando nel 2022 uno studio sulle tendenze demografiche e le azioni per riequilibrarle. Di recente, ha approfondito le cause economiche e antropologiche che portano i giovani a rinviare o evitare la genitorialità, proponendo soluzioni per mitigare gli effetti negativi.

Perché i giovani non vogliono fare figli?

Il 30% dei giovani del centro-nord Italia afferma di non volere figli, non solo per motivi economici, ma anche per l’assenza di reti di supporto familiare. La difficoltà di conciliare lavoro e famiglia amplifica il divario tra il desiderio di avere figli e la realtà: il 23% degli under 28 rinvia la genitorialità e il 55% ha un solo figlio senza intenzione di averne altri. Paure legate alla carriera e ai sacrifici personali e finanziari spingono verso una società di figli unici, con il 20% dei giovani che rifiuta l’idea di avere figli.
Negli ultimi dodici mesi, la Fondazione Magna Carta ha delineato azioni per stimolare la natalità attraverso una cultura aziendale innovativa. L’indagine “Primavera Demografica” ha mostrato come le buone pratiche di welfare adottate da aziende come JOINTLY, WellMakers by BNP Paribas, Engineering e Prysmian possano favorire la famiglia. Queste aziende offrono smart working, piattaforme di benessere per i genitori e fondi di solidarietà per sostenere le madri lavoratrici.

Gli interventi

Misure come smart working, part-time, baby-sitting e campi estivi per i figli dei dipendenti sono valutate positivamente dalle aziende, che intervengono autonomamente per rafforzare le politiche pubbliche a tutela dei genitori lavoratori. Questo impegno nasce anche dalla consapevolezza delle conseguenze negative del calo demografico, che può portare a una crisi sociale profonda.

Le proposte della Fondazione Magna Carta al Governo includono l’espansione degli asili nido aziendali, voucher per baby-sitting, aumenti degli indennizzi per congedi parentali e incentivi fiscali per le aziende che investono in misure per la natalità. L’Osservatorio sulla Crisi Demografica, appena istituito, monitorerà costantemente la situazione demografica, sensibilizzando le istituzioni su una politica lungimirante per un futuro sostenibile in Italia.

[Fonte: Il Giornale]