Corea del Sud: 70mila euro a ogni nuovo nato!

Per combattere la drammatica crisi demografica del Paese, un’azienda coreana ha deciso di offrire un assegno di 100milioni di won (70mila euro) a ogni dipendente che avrà un figlio

Quando si parla di crisi demografica bisogna sempre considerare come il discorso sia molto complesso e diversificato a seconda della zona del mondo che si considera. Perché se è innegabile che una consistente parte del globo è alle prese da più o meno anni con un drastico calo delle nascite, dall’altro lato la popolazione mondiale continua a crescere, trascinata da Paesi come India e Nigeria (giusto per citarne due) le cui proiezioni di crescita sono impressionanti.

Crisi demografica, non solo in Occidente

Tra le nazioni più in difficoltà, invece, c’è ormai da diverso tempo la Corea del Sud, passata da avere una media di figli per donna in età fertile (tra i 15 e i 49 anni) di 4,21, all’inizio degli Anni ’70, a quella di 0,84 registrata nel 2020 (ma secondo le stime della Statistics Korea la previsione è di un’ulteriore calo allo 0,65 entro il 2025): numeri che rendono il Paese quello con il più basso tasso di natalità del mondo.
Questi dati, uniti a un aumento dell’aspettativa di vita, mettono la Corea del Sud ai primissimi posti anche per il primato di “Paese con la popolazione più anziana del mondo”, insieme a Giappone e Quatar.
Diventa interessante, dunque, cercare di capire come la Corea si stia muovendo per provare a invertire un trend altrimenti destinato a stravolgere inevitabilmente il futuro della nazione.
I diversi governi succedutisi negli anni recenti hanno messo in campo diverse iniziativa: dalla possibilità di ottenere alloggi agevolati per gli sposi agli sconti sulle cure post partum per le neo mamme, fino all’introduzione di un assegno da 2.250 dollari per ogni nuovo neonato. Il tutto, però, finora non ha avuto i risultati sperati e, per questo, anche diverse aziende private sono “scese in campo” istituendo ulteriori incentivi; anche perché la drammatica mancanza di giovani, destinata ad aggravarsi nei prossimi anni, è una minaccia per la loro stessa sopravvivenza.

Crisi demografica Corea del Sud: 70mila euro per ogni nuovo bambino

Una iniziativa, in particolare, ha fatto molto parlare di sé negli ultimi giorni: quella dell’azienda di costruzioni Booyoung Group, che ha destinato 5,25 milioni di risorse ai dipendenti che nel corso del 2021 hanno avuto un bambino (70, in totale) e ha stabilito di proseguire su questa linea promettendo 100milioni di won sudcoreani (pari a circa 75.000mila dollari o quasi 70mila euro) ogni volta che uno dei propri circa 2500 dipendenti, uomo o donna, avrà un figlio. Senza alcun vincolo.
La Booyoung Gropu non è certo l’unica realtà industriale del Paese impegnata in tal senso, anche la nota casa automobilistica Hyundai Motor, per esempio, incentiva i propri dipendenti ad avere figli offrendo un bonus alla nascita di 3.750 dollari. Stessa cifra messa sul piatto anche dall’azienda Posco, principale produttore di acciaio della Corea del Sud il cui presidente, secondo quanto riportato da un’inchiesta del Washington Post, per sottolineare quanto l’argomento sia importante ha fatto personalmente visita a un proprio dipendente che ha 4 gemelli, consegnandogli un assegno in regalo e un passeggino.