Moldova. Arrivederci piccola Olga

Grazie al Sostegno a Distanza, Olga è riuscita a vincere l’abbandono vissuto quando era ancora in fasce. Il Covid purtroppo l’ha portata via dal suo mondo, conquistato con tenacia

La pandemia causata dal virus Covid 19, che da mesi ha rubato la nostra quotidianità e le nostre abitudini, non risparmia nessuno, sconvolgendo le vite più “agiate” e purtroppo anche quelle di chi, da sempre, è costretto a lottare per una briciola di serenità. E da questo terribile scenario mondiale non si può certo escludere la Moldova, piccolo Paese dell’Europa Orientale situato tra l’Ucraina e la Romania, con poco più di 3 milioni e mezzo di abitanti, dove la situazione inizia a diventare incontrollabile. In un Paese così piccolo e carente di infrastrutture sanitarie è sempre più forte la preoccupazione per lo sviluppo dei contagi e lo stato di povertà delle famiglie moldave messe a dura prova dalla pandemia. Il numero di contagi ha superato i mille casi al giorno. Attualmente i casi confermati sono 55016, 40002 i pazienti guariti e 1344 le persone decedute.

Grazie al Sostegno a Distanza di Ai.Bi., già dal lontano 1995, Casa Aschiuta è stata tra le prime strutture ad aver accolto bambini abbandonati nel municipio di Chisinau. Da un paio di anni, la Casa non accoglie più bambini in stato di difficoltà familiare. Infatti, dopo la chiusura del centro di accoglienza temporanea per bambini abbandonati, la Casa Aschiuta è stata riorganizzata per accogliere, temporaneamente, care leavers in uscita dall’internat numero 2, offrendo anche spazio per attività ludiche dedicate a tutti gli adolescenti del quartiere.

È proprio in questa Casa che si svolge la vita di Olga, una bambina abbandonata alla nascita da sua madre in un mercato. Grazie al Sostegno a Distanza, la piccola ospite è riuscita a continuare gli studi ed è diventata psicologa. Compiuti 32 anni, lavorava nell’Esercito Nazionale, offrendo sostegno psicologico a centinaia di militari moldavi che lottano per l’integrità del Paese. Olga è riuscita a vincere la scommessa della sua vita, destinata a restare ai margini della società a causa dell’abbandono vissuto quando era ancora in fasce. Ha perso, però, la lotta contro il Coronavirus e, ancora giovanissima,  ha lasciato questo mondo. Arrivederci cara Olga…