Moldova. Il dramma dei bambini ‘intrappolati’ negli istituti: in 4 mila sognano la famiglia

Moldova01Negli ultimi 15 anni, nessun bambino dell’istituto di Straseni è stato adottato, anche se molti di loro non hanno parenti e avrebbero voluto avere una famiglia tutta loro. L’amministrazione dell’istituto dice che questo succede a causa della superficialità di certi funzionari. Nel frattempo, i bambini crescono, nessuno li adotta e quando lasciano l’istituto, sono costretti a cavarsela da soli.

Riportiamo il racconto di Lenutza, una delle bambine ospiti dell’istituto di Straseni: l’unica sua famiglia e casa. Ora Lenutza ha 15 anni e da quanto si ricorda, li ha vissuti tutti qui.

“Da quando avevo cinque anni, mia madre mi ha portata qui, insieme a mio fratello e sorella”

Dopo averla portata qui, la madre è scomparsa. E’ venuta a vederla solo una volta.

“Quando eravamo piccoli, non è mai venuta a visitarci. È venuta due o tre anni fa, poi basta”

Da allora, Lenutza non ha mai saputo nulla di sua madre. Avrebbe voluto dirle tante cose, avrebbe voluto che, quando era piccola, la madre le leggesse delle favole.

“Avrei voluto avere la mamma vicino a me, come tutti i bambini”

La donna, invece, non ha fatto nulla, eppure, rimane madre, almeno nei documenti. Appunto per questo, Lenutza ha passato tutta la sua infanzia e l’adolescenza dietro le mura dell’istituto. Non ci sono altri parenti interessati a Lenutza. Quest’anno, lei conclude gli studi e non sa cosa farà, dove andrà a vivere, a chi chiedere un consiglio.

“Ho alcune zie, però loro non vengono mai a trovarmi. Durante le vacanze vado ospite in altre famiglie che mi ospitano per alcuni giorni”

A Lenutza è stato tolto il diritto di essere adottata. La legge del 2014 (nota: Legge 140 sulla protezione speciale dei bambini in situazione di rischio) dice che nel momento in cui un bambino è abbandonato, la direzione di assistenza sociale, insieme agli assistenti sociali locali, hanno a disposizione 6 mesi per la definizione dello status giuridico di bambino rimasto senza le cure genitoriali.

Nel caso in cui, come è successo nel caso di Lenutza, non ci sono parenti che vogliano prendersi cura del bambino, allora i responsabili devono stabilire lo status giuridico di bambino adottabile. Se il sistema avesse funzionato perfettamente, Lenutza avrebbe adesso una famiglia.

“Avrei voluto avere una famiglia, anche straniera: la mia vita sarebbe stata diversa”

Sono trascorsi 10 anni da quando Lenutza è stata abbandonata, e la sua sorte è ancora incerta. Gli assistenti sociali del distretto Stefan Voda, dove Lenutza è nata si scaricano la colpa l’uno sull’altro.

Nella situazione di Lenutza si trovano centinaia di bambini abbandonati. Per anni rimangono come “intrappolati”: da una parte non hanno nessun parente, dall’altra parte, nessuno lo può dimostrare perché mancano i documenti.

Constantin Ionita, direttore del Ginnasio-Internat di Straseni, dice: “Sono i sindaci a stabilire lo status giuridico di questi bambini, però loro cambiano ogni 4 anni, e non sanno quello che devono fare”

Così succede che all’istituto di Straseni, in 15 anni non è stata realizzata nessuna adozione. Adesso, dei 90 bambini istituzionalizzati, solo due hanno status di bambino orfano. Uno di loro solo perché è stato trovato per strada. 

Viorica Dumbraveanu, capo direzione al ministero della Protezione sociale: “La maggior parte delle famiglie vogliono adottare bambini piccoli, fino a 6 anni. L’anno scorso, solo un bambino della categoria 15-16 anni è stato adottato”

Adesso, in Moldova ci sono 349 bambini adottabili, mentre il numero dei bambini che vivono fuori famiglia arriva a circa 15 mila (14.477) Di questi, circa 4 mila vivono ancora negli istituti.