Moldova. Le storie di accoglienza che arricchiscono la formazione per i futuri genitori adottivi

A Chisinau è cominciata la nona edizione del corso che Ai.Bi. propone per le coppie che desiderano adottare. Alle due esperte formatrici si affiancano i racconti delle coppie che hanno già adottato

Dopo una pausa di circa 3 mesi, sono ripartiti a Chisinau, capitale della Moldova, i corsi di formazione per i futuri genitori adottivi tenuti dall’equipe di Ai.Bi.
Quella iniziata nelle ultime settimane è ormai la nona edizione, arricchita da cinque bellissime storie che si sono aggiunte alle sempre puntuali e professionali parole delle due formatrici Stela Vasluian e Diana Stavinschi.

I racconti pieni di gioia e amore di chi si è aperto all’adozione

A colpire è stata soprattutto la vicenda di Ion e Maria (nomi di fantasia), genitori biologici di quattro figli che hanno aperto le loro braccia all’accoglienza di un’altra bambina di 12 anni rimasta orfana dei genitori. Non avendo, in quel momento, alcuna altra possibilità e non volendo portarla in un orfanotrofio, le autorità locali hanno chiesto a Ion di accoglierla temporaneamente, fino alla risoluzione definitiva della sua situazione. “Michaela (nome di fantaisa n.d.r.) è un vero e proprio dono di Dio – dice Ion – perché è arrivata nella nostra vita, 4 anni fa, il giorno del mio compleanno! Ora che è diventata anche adottabile (ci sono voluti ben 4 anni! N.d.r.), come fare a non adottarla!”
Michaela è diventata parte della loro famiglia fin dal primo giorno, e i quattro fratelli maggiori l’hanno accolta subito, offrendole tutto il loro sostegno per una migliore integrazione nel nuovo ambito familiare e sociale.
Queste storie, raccontate all’interno degli incontri con i futuri genitori adottivi sono davvero un valore aggiunto della formazione che Ai.Bi. porta avanti in Moldova.