msna. In Sicilia sono troppi: il tribunale dei minorenni chiede ai sindaci di spostarli

Msna: in Sicilia il 42,8% del totale. Tribunale per i minorenni di Palermo chiede ai sindaci di trasferirli in altre località italiane

L’iniziativa, concretizzatasi in una trentina di decreti da parte del Tribunale per i Minorenni di Palermo, è stata presa per cercare di facilitare il processo di ricerca di un tutore volontario che possa raccoglierne le esigenze e farne valere i diritti

La constatazione dei giudici è che nell’isola non c’è, al momento, un numero sufficiente di tutori volontari, che siano in grado di prendersi cura dei minorenni. “La soluzione di tale problema – sottolinea Filomena Albano, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza – va di pari passo con la crescita di un contesto nazionale di accoglienza diffusa e solidale

msna. In Sicilia sono troppi: il tribunale dei minorenni chiede ai sindaci di spostarliNumeri inequivocabili, tali da richiedere senza indugio di procedere alla richiesta ai sindaci, quali tutori provvisori, di intervenire per smistare in altre località italiane almeno una parte dei minori stranieri non accompagnati attualmente presenti sul suolo siciliano: il dato di partenza, infatti, è quello per cui i cosiddetti ‘Msna’ oggi presenti in Italia sarebbero per il 42,8% in Sicilia. Davvero troppi, anche per la generosità dei tutori volontari dell’isola.

Per questo, attraverso una nota, l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza informa che i giudici per i minorenni del Tribunale di Palermo hanno emesso, in questi giorni, una trentina di decreti per incaricare i primi cittadini di spostare i minorenni in altre città d’Italia, con la finalità di favorire la possibilità che tali giovani trovino un tutore volontario in grado di raccoglierne le esigenze e farne valere al meglio i diritti.

In Sicilia infatti, secondo i giudici, non c’è un numero sufficiente di tutori volontari rispetto alla quantità di minori stranieri non accompagnati. I tutori disponibili hanno già raggiunto il massimo delle tutele assegnabili oppure risiedono lontano dalle strutture che ospitano i ragazzi. Il primo decreto ha riguardato una 17enne nigeriana: il sindaco di un comune del trapanese, nominato tutore provvisorio, è stato incaricato dal giudice di trasferirla in una comunità del territorio nazionale ove sia possibile assegnarle un tutore volontario.

È un problema serio, questo della concentrazione dei minori stranieri non accompagnati nelle strutture di accoglienza della Sicilia: sono più di 5.700 su un totale, in Italia, di 13.300. Una criticità che tengo sotto osservazione e denuncio da tempo, da ultimo in occasione della Relazione al Parlamento a Palazzo Madama del 13 giugno scorso, pur consapevole che la soluzione di tale problema va di pari passo con la crescita di un contesto nazionale di accoglienza diffusa e solidale, afferma l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano.

I magistrati di Palermo – prosegue – hanno dato una risposta che va nella direzione di realizzare in concreto il ‘superiore interesse’ della persona di minore età. Resta però impellente l’esigenza che le istituzioni ora cooperino, ciascuna per la propria parte, per attuare strutturalmente un’equa distribuzione. Si tratta di garantire i diritti, le condizioni di vita, l’integrazione e il contrasto a marginalizzazione sociale e devianza di ragazzi vulnerabili”.

 

Fonte: Garanteinfanzia.org