“Come si fa ad amare un figlio non nato da te?”

letteraCaro amico, ti scrivo. Non un sms né una mail, però. Nemmeno un post su Facebook o Twitter. Ma una lettera vecchio-stile con carta e penna. È questa l’iniziativa promossa dal Festival delle Lettere che, dal 2004 a oggi, promuove la riscoperta della scrittura epistolare e manuale.

La manifestazione, organizzata dall’associazione milanese «365 gradi», in nove anni ha raccolto un patrimonio di 10mila lettere vergate a mano. Per il 2013 il tema sul quale gli autori si sono cimentati è stato Lettera di scuse.

L’evento conclusivo del Festival si terrà il 6 ottobre, nel Teatro Dal Verme di Milano, durante il quale gli scritti vincitori dell’edizione 2013 verranno interpretati da attori professionisti o personaggi del mondo dello spettacolo.

Fra le lettere in concorso, anche le parole di una supermamma. Floriana Massucci, 51 anni, sei figli, due biologici e quattro adottivi. Di seguito un estratto della lettera:  

 

Fratelli per amore

È notte e con il silenzio che mi avvolge, è più facile cogliere le sensazioni che provo pensando a voi figli miei: occhi di tutti i colori, capelli che vanno dal nero corvino al biondo cenere, luoghi di nascita lontani, padri e madri diversi, storie tutte dissimili eppure uguali.

Solo due fratelli di sangue, tutti e sei fratelli per amore. Amati dagli stessi genitori: questo vi rende fratelli, questo ci rende famiglia, una famiglia un po’ diversa, forse perché siamo tanti, o forse perché siete stati adottati e l’adozione è un avvenimento un po’ strano per molti ma non per noi.

Ma ti chiama mamma? Ma si sono affezionati? Quali sono i fratelli veri?”, a queste domande avete dovuto assistere anche voi, stupiti di tanta insulsaggine.

L’amore che ci lega è evidente, forte, “certificato” eppure ogni volta che lo dobbiamo raccontare ce ne chiedono ragione, ma come si fa a spiegare l’amore?

Dovremo insegnarvi, cari figli, che le radici sono importanti, ma non sono tutto e ciò che conta di più è il presente perché la vita è fatta di presente. Siete persone uniche e irripetibili e il vostro vissuto vi rende così come siete ma non vi definisce, voi siete molto di più! 

Mai vi venga in mente di credervi figli a metà perché non lo siete, siete figli a tutti gli effetti: cercati, voluti, amati… Mai vi venga in mente che ci dovete riconoscenza per avervi adottato, siete figli, soltanto figli e i figli possono avere sentimenti di amore ma possono anche essere ostili e ribelli ma riconoscenti no, perché il dono è reciproco, e se qualcuno vi dirà che siete stati fortunati voi rispondete sicuri che ad essere fortunati siamo stati noi, i vostri genitori, perché la vostra storia è un bene immenso e non valutabile e ‘Qualcuno’ ha deciso di affidarla a due persone che non hanno poi grandi meriti, se non quello di essere stati aperti alla vita già nata.

Vi dono queste parole così come sento sgorgarle dalla mente e dal cuore, consapevole che non sono abbastanza per esprimere i sentimenti profondi che si sovrappongono nel mio animo,ma so che a voi basteranno perché andranno a confermare quello che già conoscete bene: l’amore che abbiamo per voi.

(Floriana Massucci, 51 anni)