Storie di ordinario abbandono: ogni giorno, in Italia, scompaiono 35 minori

Secondo i dati della Polizia, nei primi 6 mesi dell’anno sono scomparsi oltre 6300 minori. Tra bambini svaniti senza lasciare traccia e altri portati all’estero e mai più tornati, un abisso di storie di disperazione e di abbandono

Per un bambino abbandonato che viene ritrovato e salvato, quanti ce ne sono che spariscono senza lasciare traccia o quasi? Solo in Italia, 35 ogni giorno! Una classe di scuola (di quelle numerose di una volta) che quotidianamente scompare facendo cadere nella disperazione qualche genitore o familiare. Già, perché il numero si riferisce alle scomparse denunciate, non potendo conteggiare chi fa perdere le proprie tracce in un silenzio che evidenzia come si possa essere già abbandonati anche quando ancora, fisicamente, qualcuno ti vede e sa dove sei.

Oltre 6 mila minori scomparsi in sei mesi. Solo 2700 quelli ritrovati

Secondo i dati della Direzione centrale della Polizia criminale riguardanti i primi sei mesi del 2022, il totale dei minori per i quali è stata denunciata la scomparsa sono 6.312. Di questi, 2.751 sono stati ritrovati. Ne rimangono 3.169, tra i quali, però, sicuramente ce ne sono diversi che sono stati ritrovati nel frattempo ma per i quali nessuno ha mai ritirato la denuncia.
Tanti altri, invece, sono minori allontanatisi volontariamente dagli istituti o le comunità cui erano affiati, o dalla famiglia e, dunque, anche se tecnicamente nel numero degli “scomparsi”, possono essere andati all’estero, magari raggiungendo altri parenti o conoscenti. Anche per loro, però, il rischio di finire nelle spire della malavita e nel traffico di essere umani rimane altissimo e, anche qui, per qualcuno che riesce “a farcela”, tanti altri svaniscono nel nulla e nel silenzio, anche delle cronache.

Le tante storie diverse dei minori scomparsi

Ha provato a raccontare qualcuna delle storie di questi minori scomparsi il Corriere della Sera, partendo dalla vicenda di Laura, accompagnata a Donetsk dai genitori e portata via dalla mamma senza che il papà, italiano, abbia più potuto rivederla da oltre un anno a questa parte. O come il sedicenne Alessandro, uscito di casa una mattina del 2009 salutando mamma e sorelle, e mai più tornato a casa. Stesso destino di Vincenzo, scomparso a 10 anni mentre era alle giostre, e di Rossella, sparita ormai da 40 anni ma le cui vicende potrebbero intrecciarsi a quelle del “mostro del Circeo” in una spirale di angoscia che si aggiunge ad angoscia.
Assomigliano invece alla vicenda di Laura quella dei tanti altri bambini vittime di sottrazione internazionale di minori, un fenomeno in crescita negli ultimi temi che vede un genitore tornare nel proprio Paese o in un’altra Nazione all’estero, lasciando l’altro genitore nella disperazione e, in genere, in un ginepraio di denunce e avvocati che difficilmente si risolvono e comunque mai in tempi brevi.
Anche qui i dati possono aiutare a capire la portata del fenomeno: dei 1.314 bambini che dal 2010 sono stati portati all’estero da un genitore, solo un terzo circa (472) ha fatto ritorno in Italia.
Per chi scompare senza lasciare tracce, dal 2009 esiste un numero unico europeo a cui ci si può rivolgere: 116000, ma, spesso, chiamare qui significa certificare l’inizio di un incubo che troppe volte non conosce fine.