Pace, silenzio, riflessioni. Le vacanze dei minori non accompagnati in Val di Trebbia grazie a Ai.Bi. e AIBC

A La Casa di Maia anche i minori stranieri non accompagnati possono trascorrere dei momenti di serenità all’aria aperta

Grazie ad Ai.Bi. – Amici dei Bambini e alla Cooperativa AIBC anche i minori stranieri non accompagnati possono trascorrere dei momenti di vacanza all’aria aperta, come tutti i loro coetanei. Per le ferie estive dei ragazzi di Casa di Pinocchio, quest’anno è stata scelta come meta la Val Trebbia, sui colli piacentini.

I ragazzi hanno alloggiato a La Casa di Maia, una casa della cooperativa che si configura come un’oasi di relax, pace e silenzio, immersa nel verde paesaggio della valle. Insieme agli educatori, i ragazzi hanno potuto vivere una settimana di esperienze a stretto contatto con la natura e la quiete della collina. L’attività preferita è stata quella di trascorrere le giornate in alcune suggestive spiagge del fiume Trebbia, uno dei pochi corsi d’acqua italiani ancora balneabili. Tuffandosi nelle varie pozze d’acqua naturali, alcuni ragazzi hanno ricordato come nei loro paesi di origine questa sia ancora una delle poche possibili attività di vacanza.

Non sono mancate le camminate sui due luoghi simbolo della valle: la Pietra Parcellara e la Pietra Perduca. Le serate sono trascorse tra pizzate nella suggestiva piazza illuminata di Travo, tornei di giochi in scatola e testa per aria ad ammirare il bellissimo cielo stellato: a La Casa di Maia non c’è inquinamento luminoso, pertanto, visto il periodo, sono state avvistate diverse stelle cadenti! Esprimere un desiderio, per i ragazzi è stato anche un momento per riflettere sul loro progetto di vita: cosa voglio per il mio futuro? Con la mediazione degli educatori hanno potuto riflettere come ogni progetto possa prevedere criticità e problemi che possono essere superati con la buona volontà, una buona guida e momenti dedicati a questa riflessione.

Tutti i ragazzi hanno sottolineato come il posto aiuti molto a riflettere grazie al silenzio e alla natura circostante; le esperienze proposte sono state un po’ come vivere una metafora della delicata fase di vita che stanno vivendo un po’ tutti loro.