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Udine. Muoiono e lasciano tutto in eredità al Comune: oltre 1,8 milioni di euro

Il rapporto tra cittadini e amministrazione pubblica nei piccoli comuni spesso crea legami di fiducia, come peraltro più in generale testimoniano recenti sondaggi. Queste statistiche trovano a Udine conferma in due eventi significativi: due lasciti testamentari in favore del Comune da parte di altrettante cittadine, Maria Carla Marchesi e Nella Don. Entrambe, hanno destinato tutti i propri averi all’ente pubblico. E non si tratta di una piccola cifra: i due lasciti, per oltre 1,8 milioni di euro complessivi

Milano. I giorni di Sara nel centro migranti di Vizzolo “Ecco cos’è il cerchio dell’amore e quella sensazione che si prova nell’offrire aiuto a questi bambini ricordando loro di essere tali”

In questi giorni in cui arrivano continuamente barconi stracolmi di migranti, assume ancora più importanza quanto scrive Sara Tardi una giovane studentessa che nelle scorse settimane, nell’ambito del progetto VolontariaMente’, promosso dall’università Luiss in partnership con la “Fondazione Sinderesi-praticare l’etica” e Ai.Bi., ha trascorso alcune giornate nel centro migranti di Vizzolo di Amici dei Bambini. “Un’ esperienza che – racconta Sara – mi ha lasciato tanta speranza. La speranza che brillava negli occhi di quei bambini in cerca di amore”.

Adozioni internazionali. La denuncia dell’ ANCI: liste d’attesa ferme da anni tra carenze di personale e blocchi di turn over negli uffici dei servizi sociali. Il caso di Roma e Isernia: e le coppie aspettano…

Liste d’attesa ferme da anni e coppie messe in un angolino ad aspettare. Con il risultato che tutto rimane bloccato, in un limbo dove a farne le spese sono sempre loro, i bambini. La causa? Carenza di organico, di risorse, di informazione e anche di buona volontà negli uffici dei servizi sociali del territorio. Questo è quanto succede al Municipio XIII di Roma e a Isernia, ma probabilmente facendo una ricerca accurata, casi simili si scoprono anche in altri Comuni e municipi d’Italia.

Kenya. Care leavers, ovvero abbandonati ma non adottati: ecco chi cerca di salvarli dalla strada

L’inclusione sociale e lavorativa di giovani vulnerabili è fondamentale per incanalare giovani risorse in Kenya verso lo sviluppo del Paese e il benessere dei suoi abitanti. Includere un giovane svantaggiato, infatti, significa spesso togliere possibile manovalanza al crimine, attività illegali ed estremismi politici e religiosi causati dalla marginalizzazione sociale.

Siria. Ad Idlib ancora bombe sugli ospedali: tra le vittime donne e bambini

E’ un continuum senza fine. Una pioggia incessante di bombe che colpiscono indiscriminatamente centri abitati e punti sensibili come ospedali mietendo vittime soprattutto tra chi non ha la forza, la velocità o la possibilità di scappare. Come gli anziani, i malati e i bambini.  Proprio loro sono le ennesime vittime dell’ennesimo attacco che ha raso al suolo un ospedale (nella provincia di Idlib) uccidendo medici e pazienti.

Padre scrive a Tripadvisor: “Nel villaggio-vacanze ci sono troppi bambini disabili che turbano la serenità dei miei figli: voglio un rimborso !”

Se un giorno avrò dei figli saranno sicuramente più fortunati dei tuoi che, poveracci, di colpe non ne hanno. Più fortunati perché scopriranno che la mia carrozzina non è né più né meno di un paio di scarpe nuove con le quali iniziare viaggi, avventure, sogni, destini, speranze“. A parlare è di Jacopo Melio, ventiquattrenne attivista per i diritti dei disabili che con una lettera da una sonora lezione a un uomo che ha scritto un post su Tripadvisor di lamentela perché nel villaggio-vacanze erano presenti “una miriade di bambini disabili“.

Nepal. Ai.Bi. a difesa dei più fragili: diventa realtà la scuola residenziale per i minori affetti da disabilità mentale. Un modello per le strutture antisismiche

In Nepal a causa di molte superstizioni legate ai disabili, i bambini con problemi fisici o mentali, spesso non vengono seguiti adeguatamente: anzi, normalmente vengono relegati al silenzio e all’abbandono. Molti di loro rimangono giornate intere chiusi a chiave in stanze buie, mentre nessuno si occupa di loro.  Da oggi però grazie all’intervento di Ai.Bi. (Amici dei Bambini), i bambini con disabilità possono intraprendere un percorso che li valorizzi e che contribuisca ad ottenere piccole vittorie quotidiane. Questo grazie a una struttura residenziale per bambini con disabilità mentale (per lo più autismo) che andata distrutta a seguito del terribile terremoto dello scorso 25 aprile, ora Ai.Bi. ricostruirà.