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Milano. La lotta ai fallimenti adottivi passa per l’esempio spagnolo: il primo passo è ridurre i tempi “fuori famiglia”

Fare uscire al più presto i minori fuori famiglia da quella sorta di limbo in cui si trovano oggi per ridurre le loro sofferenze di domani. E’ questa una delle strade da seguire necessariamente per prevenire i casi di fallimenti adottivi. I quali, pur rappresentando solo una netta minoranza rispetto alle adozioni realizzate (poco più del 2%), restano tuttavia uno degli obiettivi fondamentali della lotta all’abbandono.

Corriere della Sera. Griffini (Ai.Bi.): “Che cosa ci aspettiamo dalla ministra Boschi? Che freni la fuga delle famiglie dall’adozione internazionale”

Il “Corriere della Sera” torna sul tema delle adozioni internazionali, mettendo in luce le principali cause della crisi del sistema adottivo italiano e rivelando come gli addetti ai lavori affidino ora al ministro Maria Elena Boschi, neopresidente della Commissione Adozioni Internazionali, le loro speranze di far ripartire una realtà da troppo tempo paralizzata.

Ai.Bi allarga i suoi confini di intervento in Siria con un progetto finanziato dalle Nazioni Unite. Aiuti per 9 mila minori e 7000 genitori di Homs e Rural Damasco.

Grazie al progetto Establishing structured and outreach CP services among the Besieged areas of Homs and Rural Damascus”, finanziato dalle Nazioni unite e realizzato da Ai.Bi. in collaborazione con Ihsan RD, contribuisce al rafforzamento della rete di protezione dei minori con vari interventi di cui beneficeranno circa 9 mila minori (tra i 6 e i 18 anni) e oltre 6.500 genitori.Ai.Bi. già attiva con la campagna “Non lasciamoli soli” nelle aree di Idlib e Aleppo (nel nord del Paese), con interventi di prima e seconda emergenza, si estende così nelle aree assediate di Homs e Rural Damasco e precisamente ad Al Wa’ar, Talbeseh, Al-rastan e Duma.

 

Skytg24: con il ministro Boschi una guida politica alla Cai. Tante le criticità: il caso Goma e la Cambogia

La revoca della Presidenza della Cai a Silvia della Monica, la nomina al suo posto del ministro Maria Elena Boschi che prende così in carico la guida politica della Commissione e le tante “patate bollenti” che deve immediatamente risolvere: Congo (con 61 bambini ancora in attesa di tornare in Italia); il ‘caso’ Goma (dove i genitori di 17 bambini adottati non hanno loro notizie  da oltre un anno e mezzo) , l’accordo ancora non operativo con la Cambogia e  i dati delle adozioni non ancora pubblicati. Stefania Pinna, giornalista di Skytg24, fa il punto della situazione in questo servizio andato in onda oggi (13 maggio) nelle varie edizioni del tg. Guarda il SERVIZIO DI SKY TG24

Torino. Siete una coppia desiderosa di diventare una famiglia accogliente extralarge? La casa famiglia “Il Sorriso” di Ai.Bi. vi aspetta

C’è un nido sicuro nel cuore del Piemonte. Si chiama “Casa famiglia Il Sorriso”, si trova a Torino ed è gestita da Amici dei Bambini. È un luogo nato per accogliere i piccoli in difficoltà del territorio, che qui possono trovare il calore e le attenzioni che i loro genitori, temporaneamente, non possono offrire.

Omogenitorialità? Tanti dubbi

Facile parlare di riforma delle adozioni. Ancora più facile se si mette da parte la realtà e si ragiona in modo ipotetico, se non ideologico. Facile affermare che in Italia e nel mondo esistono tantissimi bambini che attendono l’abbraccio delle ‘nuove coppie’, quelle omosessuali, per essere finalmente felici e per porre fine al loro disagio