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Il tribunale di Venezia vieta le seconde adozioni

Volevo chiedere se con il Trib di Venezia c’è qualcuno che ha presentato domanda prima dello scadere dei due anni e come è andata…Ho letto su un altro forum che ci sono voci sulla possibile chiusura del Trib Venezia alle seconde adozioni. Confido che sia una bufala ma mi chiedevo se qualcun altro l’ha sentito in giro. Grazie

Le 6 proposte di 27 enti autorizzati e 33 associazioni familiari per salvare l’adozione internazionale

Nei giorni scorsi 27 enti autorizzati più il Careun coordinamento che riunisce 33 associazioni familiari, hanno chiesto a Matteo Renzi un “intervento risolutore” per salvare il modello italiano delle adozioni internazionali, che rischia di “scomparire”: sono 60mila famiglie che parlano a una sola voce. Ora, certi che l’adozione sia “un’avventura meravigliosa”, hanno individuato sei proposte per superare la crisi, senza aspettare una riforma, perché l’Italia torni ad essere “un modello di eccellenza”. Riportiamo la versione integrale dell’articolo pubblicato da Vita l’1 aprile.

Adozione internazionale. Quanti sono i bambini “pronti” a tornare? I conti non tornano: 133 o 127?

Gli articoli pubblicati dal quotidiano Avvenire il 31 marzo 2016 (a firma di  Luciano Moia e di Viviana Daloiso) che ha dedicato una pagina intera sulle disfunzioni della Cai (commissione adozioni internazionali),  le strazianti testimonianze di famiglie adottive del Congo ferme al palo e sul mistero dei bambini “pronti” a lasciare il Paese africano (quanti e quando?) ha suscitato diverse reazioni. Articoli che sono stati ripresi da diversi siti on line, social media e blog. Come quello dei genitori adottivi del Rdc , in attesa da oltre 900 giorni, e che riprendendo gli articoli di Avvenire, commentano i dati “misteriosi”, gli incontri “clandestini” della Cai e la sua inefficienza.

Siria. Gaia Amaral in prima linea per la campagna di prevenzione all’emigrazione di Ai.Bi. “Aiuta i bambini e le loro famiglie a non sfidare il mare”

Sad a distanza Siria. “Io non voglio andare via è la campagna di sostegno a distanza promossa da Ai.Bi. Se anche tu li aiuti, i bambini e le loro famiglie possono vivere in Siria senza essere costretti a sfidare il mare. Io Gaia Amaral ho fatto un sostegno a distanza! Fallo anche tu. Visita il nostro sito www.aibi.it”.  Poche e chiare righe per esprimere un concetto semplice ma in grado di salvare tante vite umane. I bambini e la famiglie siriane non vogliono lasciare la propria terra, vogliono crescere e vivere là dove hanno le loro radici. Non vogliono affrontare viaggi estenuanti, delle vere e proprie odissee dall’epilogo molte volte drammaticoNon vogliono sfidare il mare senza alcuna certezza di arrivare sani e salvi.

Le Iene. “La giungla delle adozioni internazionali”.

“Silvia della Monica dove sei?” Questo il fil rouge del servizio de Le Iene andato in onda ieri sera, 31 marzo, dal tema “La giungla delle adozioni internazionali”. Sabrina Nobile ha intervistato varie coppie adottive del Congo; Maurizio Faggioni, presidente di Bambini di Chernobyl Onlus, ha cercato invano di parlare con la presidente/vicepresidente della Cai, Silvia Della Monica. Guarda il video del servizio.

Sindaci italiani contro le unioni gay: “L’obiezione di coscienza è un nostro diritto”

I sindaci “disobbedienti” non si arrendono e anche dopo l’approvazione al Senato del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, molti amministratori e funzionari sono sul piede di guerra. Sono numerosi, infatti, i primi cittadini e altri funzionari che chiedono l’obiezione di coscienza in merito alla celebrazione delle unioni gay. Ieri, 31 marzo 2016, è stato presentato  alla Camera, l’emendamento a firma di Fabrizio Di Stefano deputato di Forza Italia, raccogliendo l’appello di ProVita,

Siria. Hussein Almussa, Project coordinator di Ai.Bi. “I siriani credono in un Paese presto libero, aiutiamoli. Un’intera generazione di bambini non conosce altro che guerra, distruzione e paura”

“Le persone non hanno solo bisogno di cibo, acqua e cure mediche ma anche di protezione e sicurezza, oltre che di maggiore stabilità. I siriani non possono essere lasciati soli e non possono sentirsi abbandonati. Un’intera generazione intera di bambini non conosce altro che guerra, distruzione e paura. I bambini non sanno come si gioca”. A parlare è Hussein Almussa, Project coordinator di Ai.Bi. in Siria intervistato da Vita.it .

Congo, l’attesa infinita. Adozioni nel caos

Convocazioni informali, telefonate notturne, rimpalli di responsabilità, velate intimidazioni. La già complicata vicenda delle adozioni in Congo nelle ultime settimane s’è trasformata in un indicibile rompicapo di cui le famiglie adottive sono vittime impotenti.