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Kathmandu. Ai.Bi. si fa in “tre”: tende, centri assistenza nei villaggi e campi profughi e ‘child’s post traumatic psycological support’ per i bambini

Ai.Bi., Amici dei Bambini si fa in tre per il Nepal. Non solo, infatti, non si tira indietro, rimanendo  in prima linea al fianco delle vittime del terremoto dello scorso 25 aprile, ma triplica la propria presenza e interventi nel Paese con il centro Paanj, nel campo Narayanhiti Durbar e nel villaggio di Goldhunga, a 12 km dal centro di Kathmandu sulle colline ovest. Nei tre centri si garantisce  distribuzine di acqua e medicinali, tende e supporto psicologico per i più piccoli.

Siria, perché oggi è un buon giorno per sperare

Oggi è un buon giorno per sperare: a Ginevra, l’inviato speciale dell’ONU per la Siria, l’italo-svedese Staffan de Mistura, comincerà a tenere delle consultazioni con tutte le parti coinvolte nel conflitto, in previsione di riavviare i negoziati di pace. Trattative che hanno avuto già luogo, in passato, e che finora […]

Foggia – Termoli – Macerata – Ravenna: il professor Dix risale la penisola con la sua speciale lezione di solidarietà

Inizia la penultima settimana di viaggio del professor Dix. La simpatica mascotte del progetto “Mettiti nei miei panni – usati, lavati, donati”, ideato dalla ditta Henkel con Amici dei Bambini sotto il segno di “Dixan per la scuola”, dal 4 all’8 maggio sarà nelle scuole primarie di Foggia, Termoli, Macerata e Ravenna.

Cina.“Atterrati finalmente: stanchi ma felici e quasi raddoppiati!!! E ora è solo Italia!!

Il mega gruppo di 12 famiglie partite per la Cina il 10 aprile scorso ha fatto ritorno in Italia: dopo il primo incontro a Xi’An con i loro bimbi, le emozioni dei primi giorni, delle prime “conoscenze” e gite in giro per la città e per Pechino, è ora di tornare a casa. In  Italia. E così il gruppo, quasi raddoppiato, si è imbarcato: e ieri i bimbi con gli occhi a mandorla sono arrivati nelle loro nuove case con i loro mamma, papà e fratellini adottivi.

Kathmandu: Silvia Cappelli (cooperante Ai.Bi.) “Sorridere vuol dire ridare speranza. Così abbiamo inventato il ‘gioco della mascherina’”

Morte, distruzione, devastazione, miseria e povertà. Ma trovare, comunque, la forza di sorridere. Perché nel sorriso risiede la vera forza: quella della speranza. E’ quello che stanno facendo Fulvia e Silvia, le due cooperanti di Ai.Bi., Amici dei Bambini, che instancabilmente non si staccano dai più piccoli e fragili, i bambini: le prime grandi vittime del terremoto che ha distrutto Kathmandu lo scorso 25 aprile. E allora ecco che anche indossare la mascherina, necessaria per proteggersi dalle esalazioni provenienti dai cadaveri che vengono bruciati per strada e dai rifiuti in decomposizione, diventa un momento “di gioco”.