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Ancora neonati buttati nei cassonetti. Ma perché non si mettono le “culle termiche”?

Mi ha scioccato molto la notizia della neonata trovata agonizzante in un cassonetto, per il quale a nulla sono serviti gli sforzi dei medici che non sono riusciti a salvarle la vita. Sono disperata all’idea che in Italia possano ancora succedere episodi simili. Come si può fare per prevenire tragedie di questo tipo? – Risponde Valentina Bresciani (nel ritratto)

Bolivia. “L’unica risposta all’abbandono è l’adozione, ma occorre che ci creda anche lo Stato”

“A fronte dell’abbandono da parte dei genitori biologici  e ai maltrattamenti  presenti negli istituti o nei centri di accoglienza per neonati, bambini e adolescenti orfani, lo Stato e la società hanno tre possibili  alternative : famiglie affidatarie, reinserimento familiare, e in particolare l’adozione”.  Lo ha detto Celia Jordan, rappresentante nazionale  di  famiglie adottive nel corso dell’Assemblea Nazionale V del settore, “Sul diritto di essere figlio”, organizzata da Ai.Bi., Amici dei Bambini  in Bolivia. 

Il fallimento della rappresentanza unitaria degli Enti Autorizzati. È durata solo 5 mesi l’esperienza di “Uniti per l’adozione”. Un’occasione persa

“Uniti per l’adozione” non c’è più. La rappresentanza di enti e coordinamenti di enti ha optato per lo scioglimento, in queste settimane autunnali particolarmente calde per l’adozione internazionale. Finisce così la breve vita di un sodalizio durato solo 5 mesi. Al momento non sono note le motivazioni ufficiali che hanno portato allo scioglimento. Anche il portavoce della rappresentanza, Pietro Ardizzi, per ora non ha fornito dichiarazioni ufficiali in merito a questa scelta.

Non abbiate paura di accogliere un bambino grande. Il coraggio paga sempre

Mia figlia aveva 11 anni quando l’ abbiamo conosciuta: non è vero che i bambini grandi non si affezionano, non è vero che non ti rispettano, non è vero che gli adottivi stranieri, in generale, abbiano handicap nascosti o malattie strane…niente è vero e niente è falso…nulla che una buona psicologa non possa risolvere… nulla che tanto amore “sincero” non possa lenire .. andate con fiducia…affrontate ogni ostacolo con grinta e dimostrate ai benpensanti e ai pavidi che il coraggio paga sempre.

Il viaggio di Papa Francesco a Lampedusa entra nella storia della filatelia. Il ricavato a favore dei migranti

Dopo la sua elezione alla sede di Pietro, Papa Francesco ha dichiarato alla stampa il suo più grande desiderio Io voglio una Chiesa povera per i poveri”. Quest’ultima frase è effettivamente diventata il filo conduttore del Ministero del nuovo Vescovo di Roma, espresso in tanti discorsi e gesti. Tanto è vero che, dopo il successo della lotteria di Capodanno per aiutare i senzatetto, l’Ufficio Filatelico e Numismatico Vaticano ha deciso di emettere un francobollo benefico a sostegno dei migranti.