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Cina. Fa i conti con le dita e chiede: “Quanti giorni mancano per avere una famiglia tutta mia?” Ecco l’appello di Cheng ai lettori di Aibinews

Ora dorme con le luci spente. Perché non ha più paura del buio. Perché si sente tranquillo e protetto. Quella protezione che solo il calore di una famiglia affidataria  è stata in grado di dargli in questi anni e che, però, potrebbe svanire nel nulla se non dovesse trovare una famiglia adottiva che lo accolga per sempreCheng ha 11 anni ed è stato trovato  all’età di 1 anno dalla polizia di Liuzhou, per strada in un angolo…al buio…in pieno inverno, mentre cercava di muovere piccoli passi infagottato  nel suo cappottino rosso e pantaloni blu. Subito è stato portato in un Istituto e da lì, qualche anno dopo, in una famiglia affidataria. 

Appello al Governo del Congo: “lasciate partire i mille bambini adottati dalle nostre famiglie”

A seguito del blocco delle adozioni internazionali imposto nel settembre del 2013 dal governo della Repubblica Democratica del Congo, il Senato degli Stati Uniti ha approvato una risoluzione che invita il governo congolese a lasciar partire i mille bambini che sono stati adottati o sono in corso di adozione, permettendo loro di abbracciare le famiglie adottive statunitensi.

“Prenderò un diploma e poi lavorerò per aiutare i miei genitori”

I minorenni che arrivano da soli in Italia, non sono tutti uguali! Me lo hanno fatto capire loro, raccontandomi quelli che vengono definiti “viaggi della speranza”: il loro viaggio verso un futuro migliore. Ibrahim, 15 anni, abitava in un piccolo villaggio egiziano. Una mattina suo padre lo ha svegliato e gli ha detto “Preparati! Oggi parti per l’Italia!”.

Il Ministro Lorenzin detta le regole: “Stessi occhi e pelle dei genitori”

In una celebre scena del film “La vita è bella”, Benigni improvvisatosi Ispettore di Roma deve spiegare ai bambini di una scuola elementare toscana il “Manifesto della razza ariana”  firmato dai più illuminati scienziati italiani. Balza così sui banchi e inizia la sua “lectio magistralis” mettendo in mostra ai bambini che lo guardano attoniti  “..la perfezione dell’orecchio ariano…padiglione auricolare sinistro con campanula pendente finale…” e ancora  “…il ginocchio…la piegatura della gamba ariana con movimento circolare del piede italico…lo stinco romano…” per poi esplodere nel famoso inno all’ombelico italiano… con “guardate che robaaa..”.

Renzi chiede un mese per aiutare la vedova con 5 figli

La vedova di San Giuliano Milanese aveva chiesto nei giorni scorsi che la sua storia non cadesse nel vuoto: “Non lo dico per noi, riusciamo a campare. È una questione di principio. Così invece di aiutare una famiglia, la sfiniscono”. Da Roma, a sorpresa, sembra che le abbiano dato ascolto.

Se il figlio diventa un diritto

Il caso del bimbo thailandese, Gammy, abbandonato dalla coppia acquirente sta suscitando indignazione in tutto il mondo. Ma l’atteggiamento di questi “genitori” per quanto non condivisibile è il frutto della cultura dello scarto che s’intreccia con quella della mercantilizzazione di tutto, anche della vita e del corpo umano, creando una miscela esplosiva.  Se si accetta la logica del figlio come prodotto, questa è l’ovvia conseguenza. Ne parla Lucetta Scaraffia, nell’articolo de L’Osservatore Romano,  pubblicato il 4 agosto 2014.