Pavia: sfrattato, deve scegliere tra la casa e i figli

pavia“Devo rinunciare a 2 bambini perché ho perso il lavoro?”  Se lo chiede Daniele Paini, operaio 36enne di Vistarino, in provincia di Pavia. Una volta rimasto disoccupato, non è più riuscito a pagare l’affitto della casa in cui vive con sua moglie Sabrina e i suoi 4 figli, M. di 13 anni, C. di 5, M. di 3 e S. di 2. Vista la drammatica situazione economica in cui versa la sua famiglia, il sindaco di Vistarino, Virginio Da Gradi, gli ha offerto un’altra abitazione presso la parrocchia della frazione di Vivente, messa a disposizione dal sacerdote.

In vista di questa possibile soluzione, lo sfratto esecutivo a cui la famiglia Paini è sottoposta è stato prorogato di 3 settimane, ma il “prezzo da pagare” è pesante. Daniele dovrebbe dare in affidamento per un anno i suoi 2 figli più piccoli che andrebbero a vivere con una zia a Corbetta, nel milanese, che si è già detta disponibile ad accogliere i due bambini. “Non accetterò mai questa condizione, la famiglia deve restare unita, anche se l’appartamento è piccolo”, replica con decisione il 36enne di Vistarino.

Ora le sorti della famiglia Paini sono nuovamente nelle mani degli assistenti sociali. L’ufficiale giudiziario in questi giorni busserà ancora alla loro porta e un eventuale rifiuto della proposta relativa all’affidamento temporaneo dei piccoli M. e S. potrebbe avere conseguenze imprevedibili.

In realtà Daniele sarebbe disposto ad affidare i suoi 2 figli più piccoli ai nonni che vivono a pochi chilometri da Vistarino. Ma gli assistenti sociali li hanno giudicati troppo anziani per prendersi cura di 2 bambini, preferendo indirizzare questi ultimi verso i parenti di Corbetta.

La vicenda di Daniele è emblematica della drammatica situazione di crisi che sta vivendo il nostro Paese. “Facevo l’operaio in una ditta di Siziano – racconta il protagonista di questa triste storia – e prendevo uno stipendio che mi permetteva di mantenere la famiglia. Non c’era più lavoro e mi hanno lasciato a casa. Non sono stato più in grado di pagare l’affitto di 300 euro al mese”. Da allora la sua famiglia è senza riscaldamento, cucina con le bombole del gas, vive praticamente alla giornata. Daniele ha inoltrato domanda per 3 anni consecutivi per avere un alloggio popolare a Pavia, ma la sua richiesta sembra essere caduta nel vuoto.  E ora sembra dover scegliere se finire in mezzo a una strada o rinunciare a vivere con 2 dei suoi figli.

 

Fonte: la Provincia Pavese