Pelago: dal 24 giugno in Toscana un pezzo d’Africa

Bambini africaniNei giorni in cui l’Africa è la protagonista della competizione sportiva con i Mondiali di calcio, un nuovo Comune ha scelto di mettersi dalla parte dei bambini senza famiglia africani aderendo a “BIC -Bambini in Comune”: il progetto promosso da Ai.Bi. per creare un filo diretto tra l’Italia e i Paesi del mondo in cui è più forte il fenomeno dell’emergenza abbandono.

Giovedì 24 giugno, alle ore 18, viene firmato ufficialmente il progetto tra Ai.Bi. e il Comune di Pelago che ha scelto di sostenere i bambini di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo.

Renzo Zucchini, Sindaco del Comune di Pelago, ha detto: “Siamo veramente contenti e soddisfatti di potere firmare l’accordo tra il Comune di Pelago e l’Associazione Amici dei Bambini per il progetto a favore dei bambini del Congo. Diventa per noi motivo di orgoglio poter sostenere questa causa e collaborare in pieno per promuovere le attività per i bambini fuori famiglia e per far conoscere le importantissime iniziative ed i progetti che Ai.Bi. sta portando avanti per garantire il diritto alla famiglia di questi bambini. E’ un progetto che sarà importante anche perché coinvolgerà l’associazionismo del territorio nella lotta contro l’abbandono, cominceremo infatti a lavorare con l’associazione “Social pub – La Via di mezzo”. I bambini sono il nostro futuro e il bene più prezioso, poterli aiutare a crescere in serenità e pace è la nostra più grande soddisfazione.”

BIC è un progetto di volontariato e di cittadinanza attiva nato per creare un filo diretto tra i bambini abbandonati dei Paesi in cui opera Ai.Bi. e i Comuni italiani, permettendo così ai cittadini di impegnarsi contro l’abbandono minorile, la quarta emergenza umanitaria.

BIC non è uno degli innumerevoli progetti di gemellaggio a cui aderiscono i Comuni italiani e le organizzazioni locali, ma è lo strumento attraverso il quale i cittadini decidono di unirsi per farsi carico del destino dei bambini senza famiglia. Grazie al progetto, infatti, è possibile sensibilizzare e far conoscere alla cittadinanza il problema dell’emergenza abbandono, realizzare il gemellaggio del Comune con un istituto, promuovere la presa in carica del minore attraverso il sostegno a distanza.

BIC crea un ponte tra i Comuni e gli istituti dei Paesi in cui Ai.Bi. opera con i suoi volontari espatriati. I Comuni che aderiscono non solo hanno la possibilità di conoscere in prima persona la realtà in cui vivono i bambini degli istituti, ma anche di creare un legame con ognuno di loro, sentendosi così responsabili del loro destino. Sono infatti numerose e di ampio respiro le attività che richiedono l’impegno e la linfa vitale dei volontari: la promozione di eventi a favore dei bambini dell’istituto, l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione sul tema dell’abbandono minorile, la visita ai minori degli istituti gemellati.