BAMBINIxLAPACE: ecco perché costruiamo i “Punti Ai.Bi.” in Ucraina

Due terzi dei bambini ucraini sono sfollati: 2,2 milioni all’estero, 3 milioni rimanendo all’interno del Paese. Per loro, stanno aprendo i “Punti Ai.Bi.”, spazi sicuri, in cui ritrovare un po’ di serenità e prospettive di futuro

La frase che ripetono tutti gli operatori che si occupano di infanzia ed emergenze umanitarie rispetto a quanto sta accadendo in Ucraina è praticamente sempre la stessa: “Mai vista una cosa del genere”. Mai visto un esodo così massiccio e così rapido, che nell’arco di 100 giorni di guerra ha costretto a scappare i due terzi dei bambini di tutta l’Ucraina. Si parla di qualcosa come 5,2 milioni di minori su un totale intorno ai 7 milioni. 2,2 milioni quelli che hanno cercato la salvezza in altri Paesi dell’Europa, 3 milioni, invece, sono rimasti in Ucraina, anche se lontani dalle loro case e in situazioni di pericolo e instabilità.

262 bambini morti dall’inizio della guerra

Secondo l’UNHCR ogni giorno muoiono oltre 2 bambini e ne rimangono feriti 4. Il conteggio aggiornato delle morti verificate (sicuramente un numero sottostimato rispetto alla realtà) parla di 262 bambini uccisi finora. A questo dramma si aggiunge quello dei circa 200 mila minori deportati in Russia e pronti per essere “adottati” nel Paese dopo la decisione del Cremlino di semplificare le procedure.
Insomma, se, come giustamente sempre si ripete, le prime e più indifese vittime della guerra sono i bambini, il conflitto in Ucraina sta confermando questo assioma con una violenza inaudita.
Sono numeri talmente spaventosi di fronte ai quali viene la tentazione di alzare le mani inermi. Invece, ogni più piccola risposta serve ad alleviare le sofferenze di qualcuno, per quanto in maniera inevitabilmente limitata.
Nascono da questa considerazione i Punti Ai.Bi., luoghi sicuri, colorati, liberati dalla macerie e dalle bombe della guerra, raggiungibili tramite percorsi sicuri.
L’esperienza è già stata portata avanti con successo in altri contesti di guerra e ha permesso a tanti bambini di trascorrere le proprie giornate in un ambiente il più possibile sereno, insieme a educatori, animatori e personale specializzato per affrontare la terribile sindrome da stress post traumatico.

I “Punti Ai.Bi.” in aiuto di 1100 bambini ucraini

I primi interventi di Ai.Bi. in Ucraina avvengono a Kiev e, in particolare, a Volodarka, dove per anni l’Associazione ha avuto attivo un progetto di Adozione a Distanza che, oggi, si è trasformato in un sostegno a tutti i minori che sono rimasti in zona con le loro famiglie e a quanti sono arrivati lì in fuga da altre zone meno sicure del Paese. Grazie a una equipe di professionisti, ogni settimana vengono organizzate una decina di visite domiciliare per portare beni di prima necessità, supporto psicologico e intercettare le richiese e le esigenze delle famiglie.
Altre attività sono previste a Odessa, città vicinissima a quello che è l’epicentro delle ostilità; a Karapyshi e a Stephasky. Per un totale di circa 1100 minori a cui portare assistenza e speranza.

Sostieni anche tu la campagna di Ai.Bi. BAMBINIXLAPACE

Ai.Bi. – Amici dei bambini ha messo in campo una campagna dedicata alla crisi ucraina: BAMBINIxLAPACE, alla quale chiunque può partecipare scegliendo una delle varie modalità di aiuto e vicinanza alle famiglie e i bambini ucraini.
Oggi aiutare un bambino ucraino in fuga dalla guerra, significa tenere viva la sua speranza che la guerra non è l’ultima parola della sua vita e che anche per lui ci sarà un futuro sereno nella sua terra. EMERGENZA UCRAINA