Perù: 4 figli in un colpo solo… come si fa a dire di no!

Tornare dal Perù con 4 figli adottivi: incredibile, ma per fortuna succede. Lorena e Massimo l’hanno deciso il 2 novembre scorso, data che non dimenticheranno mai: è il giorno in cui, leggendo un appello per 4 Figli in Attesa, si sono detti: prendiamoli tutti.

38 e 43 anni: una coppia del sud Italia come tante, eppure come nessuna. Ne parliamo con Lorena, la sentiamo sorridere attraverso la cornetta. Ha appena fatto una scappata all’asilo per prendere i più piccoli. «È stato un cambio di programma – racconta – all’inizio volevamo adottarne non più di due, come avevamo detto davanti all’assistente sociale. Poi quel giorno, il 2 novembre, abbiamo letto un appello urgente per 4 fratellini che chiedevano di essere adottati tutti insieme: Moreno di 9 anni, Manuel di 7, Greta di 5 e Rodrigo di 4. Davanti alla frase «quattro figli sono tanti: ci sarà un cuore altrettanto grande da accoglierli tutti insieme?», mi sono commossa e ho esclamato: io! Sono io quella persona!”

Non avete pensato a difficoltà economiche, o simili?
Mio marito ha pensato di più a queste cose. Io ho pensato a loro, alla loro paura di essere divisi. E mi sono lanciata in quarta. Ci siamo detti che spazio ne abbiamo abbastanza, il lavoro, speriamo, non mancherà mai, e abbiamo chiamato subito a Milano, da dove ci hanno messi in contatto con una sede locale. Mai tentennamenti o ripensamenti, solo una grande paura. Il 22 marzo, prima di partire per il Perù, pensavo, dopo tutto l’entusiasmo dei mesi precedenti, se si sarebbero trovati bene con noi oppure no, se ci avrebbero accettati o rifiutati… Finché, davanti a loro, tutte queste incertezze sono cadute.

Com’è stato il primo incontro?
Li abbiamo visti alla porta, uno dietro l’altro, che si affacciavano per conoscerci. Hanno resistito qualche minuto, per poi saltarci al collo chiamandoci mamma e papà. Non me l’aspettavo: non credevo che ci avrebbero da subito chiamati così. Si sono messi a giocare davanti a noi, con una serenità che mi ha fatto pensare di conoscerli da sempre.

Nessuno vi ha detto: siete due pazzi?
Tutti ce l’hanno detto! Ma al tempo stesso ci dicevano: “State facendo una cosa bellissima”. In paese tutti i vicini ci hanno dato una carica incredibile. Racconto un aneddoto: mentre facevo un esame del sangue, durante il prelievo l’infermiere mi ha chiesto se avevo figli e gli ho risposto che stavo per adottare. gli ho mostrato la foto dei bambini tutti insieme. Mi ha chiesto: “E chi sono i due?”. Quando gli ho risposto: “No, sono tutti e quattro”, ha gridato: “Ma siete pazzi?! Io già non ce la faccio con un figlio solo!”.

Cosa suggerisce alle mamme che leggono la Rubrica figli in Attesa?
Di seguire il cuore. Non dare retta alla paura. Anch’io, da parte mia, ho avuto paura, certo; ma l’avrei avuta anche per l’adozione di uno o due figli soltanto. Ci hanno fatti dannare, perché, appena arrivati a casa, hanno capito che il mondo era loro e hanno iniziato a mettere sottosopra tutta la nostra vita. Ma sono felici, lo vedo. In Perù, quando ho visto tutti quei bambini chiusi nell’istituto, che aspettano con ansia qualcuno che venga a prenderli, mi si è stretto il cuore. Volevo portarli via tutti con me. Non me li dimenticherò mai. Per questo ritengo che averli adottati sia una grande giustizia. Se solo ognuno di noi potesse fare un gesto del genere…! Bisogna aiutare tutti questi bambini, anche quelli più grandi. Alcuni amici , che non sanno cosa sia l’adozione, ci chiedono se non sarebbe stato meglio adottare un neonato. Ma noi non crediamo che sia giusto. Tanto che un’altra coppia di amici, vedendoci così contenti, mi hanno confidato: Abbiamo già una figlia, ma il secondo lo adottiamo. E non è detto che anch’io, tra un paio d’anni, non faccia anche una seconda adozione!».