Perù. La vita umana inizia dal concepimento!

Con una decisione storica, il Congresso del Perù riconosce il diritto alla vita a partire dal concepimento, momento nel quale ogni individuo ha diritto “all’integrità, alla vita e alla dignità”

Decisione storica del Perù, che segna una decisiva vittoria per i movimenti pro-Vita e per la difesa dei diritti dei bambini, anche prima della loro nascita. Il Perù, infatti, è il primo Paese del Sudamerica ad aver dichiarato “di fatto” illegale l’aborto, approvando un disegno di legge in cui viene riconosciuto come la vita umana (e la personalità giuridica di un individuo) inizi fin dal concepimento e non più dalla data di nascita, com’era secondo la legislazione precedente.

L’affermazione del diritto alla vita

La decisione del Congresso, approvata con 72 voti a favore contro 26 contrari, afferma che “il nascituro ha una chiara identità genetica e quindi ha diritto all’integrità, alla vita e alla dignità” a partire dal concepimento. Unica eccezione prevista il cosiddetto “aborto terapeutico”, che rimane tutelato dal Codice di Diritto Penale.
Secondo quanto riportato dal sito del Congresso, la legge nono mira a creare nuovi diritti, ma a estendere quelli esistenti e a riconoscerli a tutti gli individui partendo dal concepimento, in quanto l’essere concepito è già “soggetto di diritto in tutto ciò che lo favorisce”.
Sostanzialmente, precisa ancora il Congresso, viene riconosciuto in modo chiaro e scevro da dubbi il diritto alla vita, da cui discendono tutti gli altri diritti.